Giudiziaria Trapani

Messina Denaro in un pizzino: "Mi ucciderò a casa, non morirò di tumore"

Il piano di Messina Denaro in un pizzino segreto alla sorella

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Trapani - Matteo Messina Denaro in un pizzino segreto inviato alla sorella Rosetta aveva scritto qualche mese fa: "Non morirò di tumore, appena non ce la faccio più mi ucciderò a casa e mi troverai tu. Ti dirò quando arriverà il momento". Lo rivela oggi Repubblica. 

Con quel pizzino scritto a maggio dell'anno scorso annunciava alla sorella maggiore, arrestata nei giorni scorsi, che avrebbe dato istruzioni per svolgere il compito più delicato, l'ultimo: far scomparire i suoi segreti. 

Messina Denaro voleva un finale plateale come quello che aveva costruito per il padre Francesco, lui forse stroncato da un infarto: l'1 dicembre 1998, la polizia lo ritrovò disteso sulla terra, nelle campagne di Mazara, con le mani giunte. Come a ribadire una signoria su quel pezzo di Sicilia. Indossava un abito elegante e la cravatta della festa. Una messinscena per ribadire a tutti - agli uomini della mafia e a quelli delle istituzioni - che don Ciccio Messina Denaro, ricercato da anni, aveva infine beffato lo Stato.


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