Giudiziaria Pozzallo

Strage di Viareggio, morì pozzallese, in carcere ex Ad di Trenitalia

Strage di Viareggio, l'ex ad di Trenitalia si costituisce: Vincenzo Soprano al carcere di Rebibbia

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Roma - Si è costituito nel carcere di Rebibbia, a Roma, Vincenzo Soprano l'ex ad di Trenitalia dopo la sentenza della Cassazione che ha reso definitiva la condanna a 4 anni e due mesi nell'ambito della vicenda della strage di Viareggio. Il manager ha varcato l'ingresso nel penitenziario questa mattina. «Non è da sistema giudiziario equo - ha commentato il suo difensore, l'avvocato Alberto Mittone - che una persone vada in carcere dopo 15 anni per una fattispecie colposa». 

Strage ferroviaria di Viareggio, sono morte di 32 persone

Nell'incidente ferroviario del 29 giugno 2009 32 persone morirono dopo il deragliamento di un treno che trasportava gas e l'esplosione che distrusse un intero quartiere uccidendo gli abitanti mentre erano in strada o nelle loro case. Tra questi il pozzallese Rosario Campo. La moglie, Claudia Frasca, sopravvisse all'esplosione, restando sfregiata in volto. 

Strage di Viareggio, la Cassazione conferma la condanna di Moretti. Calcolo della pena rinviato a un appello ter 

La Cassazione ha confermato la condanna a cinque anni, con la pena da rideterminare in Appello per disastro ferroviario, nei confronti di Mauro Moretti nel processo sulla strage ferroviaria di Viareggio. I giudici hanno deciso per l'annullamento con rinvio per quanto riguarda le attenuanti generiche dell'ex amministratore delegato di Ferrovie dello Stato. La Corte ha inoltre confermato "le responsabilità penali e civili già accertate per il disastro", al termine di una camera di consiglio durata cinque ore. Nell'incidente ferroviario del 29 giugno 2009 morirono 32 persone e ne rimasero ferite oltre cento. 

Il collegio di magistrati, presieduto da Gastone Andreazza, dopo la camera di consiglio ha rigettato i 18 ricorsi presentati dai legali degli imputati Andrea Schröter Andreas, Kriebel Uwe, Paolo Pizzadini, Daniele Gobbi Frattini, Moretti Mauro, Michele Mario Elia, Ranier Kogelheide, Peter Linowski, Johannes Mansbart, Roman Mayer, Mario Castaldo ed Helmut Brödel contro la sentenza emessa nel processo d'Appello-bis che si tenne a Firenze nel 2022.

La palla torna dunque ai giudici di secondo grado di Firenze, che dovranno effettuare un nuovo procedimento sul punto. Nelle motivazioni della sentenza del 2022 i magistrati stabilirono che Moretti ebbe colpe nella strage per la mancata tracciabilità e per i controlli inadeguati sui carri merci noleggiati da società tedesche, ma non perché Rfi e Fs non avessero imposto un limite di velocità ai convogli in transito in stazione.


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