Pozzallo- Un paziente, un villeggiante, arriva alla guardia medica di Pozzallo, mercoledì sera, 21 agosto. Il primo impatto per lui è constatare lo stato di degrado e sporcizia che alberga in locali fatiscenti e poco funzionali.
Per arrivare alla guardia medica bisogna fare una ginkana tra i tavoli di una pizzeria, quindi percorrere uno stretto corridoio respirando l’aria compressa proveniente dalla canna fumaria delle cucine della stessa pizzeria, prima di immettersi in una sala d’attesa senza finestre, nè aria condizionata e senza sedie, se non quelle acquistate dagli stessi pazienti. Come? Proprio così!
E qui il paradosso si traduce in inefficienza nonostante i bravi medici fronteggino una situazione al limite.
Qual è il limite? E’ quello che induce il medico coordinatore del servizio a rivolgere con tanto di cartello un invito ai pazienti. “Regalate una sedia alla guardia medica di Pozzallo”. Con tanto di prezziario per quella destinata agli adulti e quella per i bambini. C’è anche l’indicazione del dove comprarla, al supermercato lì vicino. E’ l’unico modo rimasto, evidentemente, per non rischiare di innervosire oltremodo i pazienti che devono sostare in piedi prima di essere visitati.
Fa specie, come in un bilancio da 500 milioni di euro dell’Asp di Ragusa, non si trovino pochi euro per acquistare delle sedie finalizzate alla tutela della salute del paziente.
In questo modo non si misura più il livello effettivo di bisogno di salute. Ci vuole veramente un faro attento a presidiare il servizio sanitario per farlo funzionare. L’alternativa sarebbe quella di non ammalarsi...