Giudiziaria Modica

Villette abusive, 95 rinvii a giudizio

Danno erariale di 7 mln

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Modica - Tutti rinviati a giudizio per truffa aggravata in concorso ai danni della Regione siciliana e dell’Ircac, l’Istituto regionale per il credito alla cooperazione - per un danno erariale stimato in oltre 7milioni 600mila euro - per false dichiarazioni in atto pubblico, abusivismo edilizio e mutamento della destinazione d’uso. A quest’ultimo reato è connesso quello di evasione a danno del Comune di Modica per quanto concerne il reale importo dei tributi da versare.
Sono i 95 proprietari delle villette di contrada Rocciola Scrofani a Modica e i 5 legali rappresentanti delle cooperative “Amicizia”, “America”, “Trinacria”, “Quasimodo” e «Montale”, che dovranno comparire dinanzi al giudice monocratico il prossimo mese di maggio. Lo ha deciso mercoledì pomeriggio il Gup del tribunale di Ragusa Giovanni Giampiccolo.
L’inchiesta fu avviata nel 2010 dall’allora procuratore della Repubblica di Modica, Francesco Puleio, oggi Pubblico ministero nel procedimento, e fu condotta dalla Guardia di finanza della Tenenza di Modica. Gli esiti delle indagini rilevarono come le villette, per le quali i proprietari avevano ottenuto dalla Regione un finanziamento per mutui agevolati di edilizia di cooperativa popolare, fossero state realizzate in maniera difforme rispetto ai progetti originari.
In pratica, i ‘vuoti tecnici’ sarebbero stati resi abitabili realizzandovi un altro piano. In alcuni casi anche il garage sarebbe stato adibito ad abitazione, diventando parte integrante della villetta che quindi, di fatto, risultava più grande rispetto al progetto originario. Stando ai controlli effettuati dai finanzieri, furono realizzate pure delle mansarde non previste dal progetto.
Inoltre, chi ha usufruito dell’agevolazione, in effetti, secondo l’accusa, non avrebbe dovuto. Conditio sine qua non, infatti, per ottenere una villetta con mutuo a tasso agevolato è quella di non possedere altra abitazione. La condizione non apparterrebbe ad alcuni degli imputati. Altri, invece, avrebbero utilizzato degli escamotage per risultare in possesso di tutti i requisiti richiesti.
Tra i proprietari delle villette vi sono anche degli esponenti politici e istituzionali che hanno usufruito anch’essi di un mutuo a tasso agevolato per entrare in possesso dell’immobile di contrada Rocciola Scrofani, e un dipendente dell’ufficio tecnico comunale, che poi è uno dei presidenti delle 5 cooperative coinvolte nell’inchiesta.
Il collegio difensivo batte sul fatto che il finanziamento pubblico ricevuto dagli imputati per acquistare le villette sarebbe tutto stato speso propriamente per gli immobili, mentre le eventuali modifiche apportate alle abitazioni, rilevate e contestate dagli inquirenti agli imputati, sarebbero state effettuate a spese loro.


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