Ragusa - Inoltro l'e-mail che è stata indirizzata oggi dalla Prof.ssa Anita Fabiani al Preside e ai componenti il Consiglio di Facoltà di Lingue e Letterature straniere, nonché per conoscenza al Magnifico Rettore e al Presidente del Consorzio Universitario Sen. Mauro.
È evidente, da quanto si legge, che la situazione della nostra università a Ragusa è tutt'altro che rosea ed è ben lontana da quel minimo di equilibrio che possa consentire a studenti e docenti di lavorare con la serenità necessaria al raggiungimento di quell'obiettivo formativo che tutti (molti solo a parole) desiderano.
Quanto denunciato dalla Prof.ssa Fabiani è una questione che ho già posto in cima alle priorità che dovranno formare oggetto della mobilitazione degli studenti a partire dal prossimo mese di ottobre, con la ripresa piena delle attività didattiche.
Vi informo sin d'ora che sono in preparazione delle iniziative rivolte a sensibilizzare l'opinione pubblica sui nostri problemi, allo scopo di attivare un confronto pieno e completo con il c.d.a. del Consorzio Universitario e con l'Ateneo sulle questioni che, come studenti, abbiamo da tempo posto all'attenzione di chi di dovere.
Non siamo disposti ad iniziare il prossimo a.a. all'insegna della più assoluta incertezza e vogliamo soluzioni chiare, immediate e CONCRETE.
Questa l'e-mail della Prof.ssa Fabiani:
p.c.
Magnifico Rettore
dell'Università degli Studi di Catania
Prof. A. Recca
p.c.
Presidente del Consorzio Universitario di Ragusa
Sen. G. Mauro
Gentile Preside
Gentili colleghe e colleghi
dopo la chiusura (di fatto) della Biblioteca Zipelli e (già esecutiva) del laboratorio linguistico di Piazza Pola pare, e dico pare giacché, come per i precedenti casi, non vi sono state comunicazioni ufficiali, né da parte della presidenza, né da parte dei rappresentanti del Consorzio o dei vertici d'Ateneo, che a decorrere dal 1° ottobre verrà meno anche la disponibilità dei due appartamenti adibiti a foresteria per i/le docenti a contratto non residenti in Sicilia.
Mi rendo conto che tale circostanza, dinnanzi ai grandi problemi che attanagliano l'università pubblica, possa sembrare a qualcuno/a di poco peso; poiché, però, non mi annovero fra questi ultimi, ribadisco l'urgenza di dare una risposta, relativamente alla questione in oggetto, alle colleghe Adela Granero (Spagna) ed Alba Rosa Suriano (Firenze), nonché al collega Fouad Omeghras (Marocco), rientrati già a Ragusa per gli esami della sessione autunnale ed in attesa - come tutti/e noi, d'altro canto - di definire i futuri impegni didattici per l'a.a. 2009-2010.
Mi piace pensare che questa email, a differenza di altre mie a tutt'oggi inevase, non rimanga una semplice ed inutile segnalazione, e che invece ad essa seguano immediate soluzioni concrete, tali da sollevare i colleghi dall'incresciosissima situazione che, loro malgrado, li vede protagonisti.
Cordialmente
Anita Fabiani
di Paolo Pavia
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