Ragusa - Ragusa è un luogo ideale per andare a caccia di tesori. Lo sanno bene Mike Wolfe e Frank Fritz, i protagonisti della trasmissione tv "American Pickers". Un programma che va in onda anche in Italia, su History Channel, con il titolo "A caccia di tesori, gli svuota cantine". Ma che Ragusa sia uno scrigno prezioso lo sa bene soprattutto Sally Vallette, presidente dell'associazione "Hands on Sicily".
Una vita, quella di Sally, divisa tra gli States e la città d'origine del proprio nonno. "Ragusa - spiega Sally Vallette - è come un'ostrica che nasconde delle perle stupende. Deve solo trovare il coraggio e la voglia di aprirsi al resto del mondo".
Tutto parte dalla casa statunitense in cui vive la mamma di Sally, una collezionista d'arte. Mike e Frank vanno a trovarla per registrare il programma che in patria registra ascolti notevolissimi. "Sono stati a caccia di tesori da mia mamma - prosegue Sally - ed è stato naturale per me chiedere se avessero idea di registrare delle puntate anche all'estero. Ho indicato la mia terra d'origine e, dopo vari sopralluoghi, la produzione del programma ha deciso di fermarsi in Sicilia, anzi, nella sola provincia di Ragusa".
La registrazione andrà in onda ad ottobre. Quel che è dato divulgare è solo che saranno tre i collezionisti del posto ad avere accolto i due americani. Le riprese indugeranno sul barocco ibleo proiettando su un panorama internazionale lo splendore degli iblei.
"Per me - sottolinea la nostra interlocutrice - è la prova più evidente che Ragusa ha un potenziale enorme e, purtroppo, non sfruttato in termini di presenze turistiche. In provincia abbiamo un cuore grande da potere offrire al mondo. Per questo mi impegno di continuo a creare relazioni e ponti tra i luoghi in cui vivo. La trasmissione di History channel è la punta di un iceberg del quale dobbiamo essere consapevoli per creare nuove occasioni di lavoro e di sviluppo. Gli americani amano la Sicilia e tutti quei luoghi in cui possono trovare, anche solo per un paio di settimane, quello che non trovano facilmente a casa. Parlo di calore umano, accoglienza. Sono innumerevoli le donne americane che, magari dopo avere raggiunto la pensione, verrebbero qui per imparare qualche arte antica. Penso allo sfilato siciliano, ma anche alla cucina tradizionale. Ci vorrebbe poco per attivare un circuito virtuoso capace di coinvolgere anche piccole strutture turistiche. Ma è ovvio, tuttavia, che il turista d'oltreoceano pretenda tutto quello a cui è abituato. Parlo di professionalità, pulizia ed efficienza. Mi riferisco ad un sistema che coinvolga gli enti pubblici ed i privati, facendo una rete capace di aprire al mondo lo scrigno dei nostri tesori".
Le impressioni della troupe di "A caccia di tesori" su Ragusa e dintorni sono state unanimi. "Sono rimasti tutti - conferma Sally - colpiti dalla bellezza di questa parte di Sicilia. Per loro è davvero un altro mondo. Sono rimasti incantati dalle bellezze artistiche e storiche, senza dubbio, ma ciò che li ha più colpito è stato l'animo dei ragusani, cordiale e generoso".
E se Sally Vallette ha il merito di avere lanciato l'amo per prima, per catturare l'attenzione del network americano, sono stati necessari mesi di lavoro e di contatti. "Devo ringraziare tanta gente - conclude Sally - a partire dal giornalista del Comune di Ragusa, Pino Blundo. Ma sono stati preziosi anche Laura Paderni, Adriano Pulino, Mario Nobile, Mario Ferraro e Pippo Bracchitta. Ulteriore prova del fatto che solo quando si lavora in team è possibile raggiungere obiettivi importanti".
La Sicilia