Lettere in redazione Modica

Il sindaco ci ha promesso la scuola, ma la scuola dov'è?

Ci scrivono i genitori

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Modica - Dopo anni di attese, i genitori degli alunni dell'Istituto Ciaceri di Modica, distaccamento del quartiere Dente, sono stanchi e hanno deciso di rompere il silenzio perché pretendono e meritano una risposta chiara e pubblica. E, soprattutto, una data certa per il trasferimento. Qui di seguito la lettera, recapitata l'8 marzo a Palazzo San Domenico, e rimasta ancora senza risposta.


Oggetto: sollecito al trasferimento delle sezioni di scuola materna e primaria dell'Istituto comprensivo Ciaceri, distaccamento Oasi Cusmaniana (Boccone del povero)

Gentile sindaco Abbate,
La presente per chiederle spiegazioni in merito al mancato trasferimento delle classi scolastiche in oggetto dall'attuale sede alla nuova. Come da lei assicurato, già nell'assemblea autoconvocata a fine giugno 2015 da genitori e insegnanti, i nostri figli avrebbero potuto frequentare il nuovo anno scolastico 2015/2016 in una nuova sede, più sicura, più spaziosa e antisismica. Ad oggi, oltre a metà dell'anno scolastico, siamo ancora nel vecchio stabile, quello adiacente il Boccone del Povero al quartiere Dente, una struttura inadeguata, con aule piccole e umide, un solo bagno, nessuno spazio comune né aree esterne fruibili.
Quali questioni burocratiche, tecniche e, probabilmente, politiche impediscono di dar seguito alle sue promesse di garantire una scuola più sicura e dignitosa ai nostri bambini?
Più volte, nel corso dell'anno, siamo stati informati di un imminente trasferimento mai avvenuto. Le chiediamo quindi pubblicamente di farci sapere il perché di questo ritardo e dei continui rinvii. Dall'inizio dell'anno scolastico in corso, infatti, i nostri figli e i loro insegnanti lavorano ancora, come da anni, in condizioni di assoluta precarietà. In più, buona parte del materiale scolastico, già pronto per il trasferimento più volte ipotizzato come imminente, è rimasto negli scatoloni e alcuni progetti didattici sono ancora in stand by nell'attesa di spazi adeguati al loro svolgimento.
Finora abbiamo pazientemente atteso. Ma Pasqua è alle porte, non possiamo più aspettare oltre.
Pretendiamo che si rimuova immediatamente ogni ostacolo al trasferimento e che entro le festività pasquali si dia seguito, in breve, a tutte le operazioni necessarie per garantire ai nostri figli spazi sicuri e salubri dove studiare e apprendere serenamente, com'è nel loro "diritto allo studio". Qualora questo non dovesse accadere, con rammarico, ci vediamo costretti a mettere in atto azioni di protesta incisive e plateali.
Certi della sua attenzione e in attesa del suo riscontro le porgiamo i nostri rispettosi saluti.


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