Attualità Ragusa

Il circo del paranormale fa arrabbiare il parroco

Reazioni esagerate



Ragusa - Religiosi VS Paranormal Circus. O almeno, una parte di religiosi. Forse una frangia un po’ troppo estremista. Sta di fatto che un gruppo di circensi che in questo momento si trova a Ragusa non stanno avendo vita facile. Il Paranormal Circus, a Ragusa dal 21 aprile fino al 1 maggio, è oggetto in queste ore di un pesante attacco che mira a boicottare lo spettacolo che si svolge al parcheggio del centro commerciale ibleo. Nella pagina facebook della compagnia, infatti, si legge: “Siamo a conoscenza del fatto che un gruppo religioso sta tentando di boicottare il nostro spettacolo, poiché ritiene che presso la nostra struttura si pratichi ‘’l’esoterismo’’ ed ‘’il satanismo’’ noi come Paranormal Circus ci teniamo a specificare che il nostro spettacolo circense NULLA ha a che fare con queste tematiche ed argomentazioni”. Gira, infatti, un messaggio whatsapp che è stato pubblicato sulla pagina facebook del circo. Sulla pagina, inoltre, viene anche specificato chi sarebbe colui che ha dato vita a tutto questo bailame: padre Giovanni Nobile, ex parroco di Vittoria e Chiaramonte Gulfi e che oggi lavora a Ragusa (è in pensione). Padre Nobile, in realtà, era già finito l’anno scorso nell’occhio del ciclone mediatico a causa di alcune sue uscite infelici, sempre su facebook, contro gli omosessuali.  Sulla sua pagina facebook, infatti, si legge un messaggio inequivocabile, pubblicato ieri che così recita: “metto in guardia tutti quanti : in questi giorni si trova a Ragusa il Paranormal Circus, Sconsiglio a tutti di andarlo a vedere, specie ai bambini”. Che ricorda molto la moglie del reverendo Lovejoy dei Simpson con la sua ormai classica battuta: “I Bambini! Qualcuno pensi ai bambini!”.  Il Paranormal, d’altra parte, bolla il messaggio con queste parole e invita la popolazione a partecipare allo spettacolo e a guardare prima di giudicare: “Crediamo che sia un atteggiamento subdolo ed estremamente ignorante. Tirate in ballo i bambini e la ‘’balordaggine’’ dei loro genitori che li portano a vedere il nostro spettacolo dicendo che il nostro spettacolo sia pericoloso, quando siamo noi in primis a sconsigliarlo ai minori di 12 anni, ma non per le motivazioni assurde che indicate Voi nel vostro delirante comunicato, ma solo per una questione legata al linguaggio usato durante lo spettacolo che tende ad essere un po’ ‘’colorito’’ simile a quello usato nei cabaret, concludendo ci teniamo a far presente a tutti coloro che avessero ancora dei dubbi a riguardo del nostro show che abbiamo ricevuto i commenti di ammirazione e supporto anche da uomini di Chiesa, otteniamo spesso anche il Patrocinio dei Comuni nei quali la nostra compagnia decide di fare tappa, inoltre il nostro circo sarà ospite in Vaticano in occasione del Giubileo della Misericordia. Restiamo a disposizione di qualsiasi chiarimento del caso, e comunque rendiamo noto che in caso questo tipo di Vostro atteggiamento dovesse persistere non esiteremo ad adire le vie legali, poiché si profila per chi ha dato il via a questo boicottaggio l’accusa di diffamazione, con l’aggravante di lucro cessante e danno emergente”. Insomma, gli artisti si difendono. Che senso ha, in effetti, prendersela con uno spettacolo? Può piacere o non piacere, in fondo è una questione di gusti, ma è come tentare di impedire la visione di certi film o la lettura di certi libri. Polemiche che scoppiano ogni volta che c’è di mezzo qualcosa di vagamente estremo e un po’ sopra le righe. Che male c’è, infondo, a rappresentare le nostre più ataviche paure in uno spettacolo circense? Un po’ come quando andiamo a vedere i film horror: si cerca di sublimare le proprie paure nascoste.  Lunga vita, dunque, a questi artisti e ai loro spettacoli. E che sia la gente a giudicare, dopo aver assistito e non preventivamente.


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