Portopalo di Capo Passero - Il sorriso aperto di Serena Petralia, studentessa taorminese di lingue, accoglie i trecento invitati al castello Tafuri, riaperto al pubblico oggi pomeriggio dopo venti anni.
Un sorriso fresco, giovane, pieno di energia.
Come quello sui volti delle famiglie Tafuri e Cantone, che oggi pomeriggio hanno tagliato il nastro inaugurale, a tre anni da quel 9 dicembre 2013 in cui iniziarono i lavori di recupero del Castello, un sogno familiare che diventa il sogno del Sudest siciliano.
Un finanziamento della legge 488, e un grosso impegno finanziario delle due famiglie eredi, che hanno profuso le loro migliori risorse economiche e professionali (l'architetto che ha progettato il restauro è una delle proprietarie, la docente Fernanda Cantone) hanno permesso di realizzare un albergo a quattro stelle in cui i servizi sono quelli del lusso, le coccole sono quelle di casa vostra.
Una grande festa, domenica pomeriggio, ha accolto la riapertura di questo luogo magico, che si affaccia sullo Ionio e sul canale di Sicilia, con tanto di piscina da cui si guarda l'antica tonnara.
Il sindaco di Portopalo annuncia: "Esistono investitori del Nord che vogliono vederla, forse riusciremo a far rinascere anche quel luogo mistico".
Una storia iniziata all'inizio del 900 quella del castello e della famiglia Tafuri.
Nel 1933, quando il marchese Bruno di Belmonte, affascinato dal panorama del territorio che allora era sotto la provincia di Pachino, volle costruire un edificio maestoso, che fosse all’altezza delle meraviglie naturali del territorio.
L’opera, progettata dall’architetto Crotti di Firenze, in completo stile Liberty, fu realizzata con il solo materiale della cava di pietra dell’Isola delle Correnti e fu portata a termine nel 1935.
Il castello, che si erge proprio accanto a quella che fu la tonnara di Portopalo, non venne mai abitato dalla famiglia Belmonte, in quanto questa abitazione era stata progettata come residenza estiva.
Negli anni ’60 la famiglia Bruno di Belmonte passò la proprietà del castello a Giuseppe Tafuri di Pachino. Divenne quindi un locale per serate da ballo fino a metà degli anni ’90 quando iniziò l'abbandono, dovuto a una causa legale con il gestore della struttura, seguito da una sequela infinita di atti vandalici e di depredazione.
Oggi la nascita di un albergo a quattro stelle, luogo di eventi e matrimoni.
Il primo si nuziale internazionale è stato pronunciato ieri, una una coppia siculo-tedesca.