Il nome scientifico non dice nulla, o quasi: Ostreopsis ovata. In parole povere, stiamo parlando della cosiddetta "Alga Tossica" che è stata trovata e prelevata nei tratti di mare di Vergine Maria, Sferracavallo e Barcarello, nel parlemitano. Per ora, l'Arpa ha identificato l'alga tossica solo in quella zona. Nelle aree dove insiste l'alga in questione è stato apposto il divieto di balneazione.
Il gran caldo di questi giorni ha fatto proliferare la microalga che ha infestato anche le nostre coste e che provoca in soggetti sensibili asma, bruciore agli occhi, intensa lacrimazione, febbre, brividi di freddo, tosse e raffreddore: questi, infatti, i sintomi più frequenti. Alcuni, avvertono anche un senso di nausea accompagnato da febbre passeggera e malessere generale.
Nulla di particolarmente grave ma meglio stare alla larga. Come fare a riconoscerla? A occhio nudo è possibile notare una sorta di schiuma opaca in superficie con una consistenza gelatinosa, la formazione di una pellicola scura dall’aspetto membranoso sugli scogli e su tutto ciò che si trova sul fondo. Come si diceva, sono le alte temperature dell'acqua (più di 25 gradi) a provocare la proliferazione di quest'alga.