Benessere Stile alimentare

Dieta del gruppo sanguigno, funziona davvero?

La dieta del gruppo sanguigno ha valore scientifico? Si tratta di una dieta sicura? La dieta del gruppo sanguigno è uno stile alimentare

https://www.ragusanews.com/immagini_articoli/21-11-2020/dieta-del-gruppo-sanguigno-funziona-davvero-500.jpg Dieta del gruppo sanguigno, funziona davvero?


La dieta del gruppo sanguigno è un regime dietetico messo a punto dal naturopata Peter D’Adamo, autore nel 1996 del testo Eat Right 4 Your Type (L’alimentazione su misura) che ha riscosso grande successo. Secondo il naturopata, i gruppi sanguigni si sarebbero formati seguendo l'evoluzione umana partendo dal gruppo zero fino ad arrivare al gruppo B. Questa dieta si rapporta quindi al proprio gruppo sanguigno. In base a ciò il gruppo zero è quello più antico e quindi chi presenta questo gruppo sanguigno dovrebbe seguire una dieta da cacciatore, in linea per l'appunto con quella che seguivano i nostri antenati. Il gruppo zero è quindi relativo ai cacciatori raccoglitori che si cibavano soprattutto di carne e molto meno di vegetali. Il gruppo A sarebbe arrivato più tardi, quando l'alimentazione dell'uomo avrebbe cominciato ad includere soprattutto frutta e verdura coltivata. Il gruppo B si sarebbe diffuso nelle popolazioni di nomadi di allevatori dedite soprattutto al consumo di latticini. Il Gruppo AB deriverebbe dalla mescolanza degli altri. In realtà non esistono prove scientifiche che i gruppi sanguigni siano il risultato di diversi stili alimentari.
Conoscere i gruppi sanguigni è importante da un punto di vista medico, basti pensare alle trasfusioni perché sia il sangue del donatore che quello del ricevente devono essere compatibili per evitare conseguenze anche fatali.
La dieta del gruppo sanguigno si basa quindi su determinati gruppi di alimenti ritenuti idonei per il proprio gruppo sanguigno di appartenenza. Secondo questa teoria, i fabbisogni nutrizionali di ogni individuo risultano strettamente correlati al proprio gruppo sanguigno. In effetti, sempre secondo questa teoria, i gruppi sanguigni si sarebbero evoluti quale conseguenza dei cambiamenti di vita dell'uomo.
Secondo i sostenitori di questa dieta, i diversi antigeni che si trovano sulla superficie dei globuli rossi del sangue, e anche nell’intestino, starebbero a indicare i diversi gradi per cui è passata l’evoluzione umana. I gruppi sanguigni si identificano sulla base della presenza di antigeni, così quello A è tale per la presenza dell'antigene A e così via. Soltanto quello zero non presenta antigeni perchè è quello più antico dei nostri antenati che si cibavano solo di carne. Il passaggio all'agricoltura invece ha significato una vera e propria rivoluzione in campo dietetico per la nostra specie perché l'uomo ha cominciato a includere nella dieta alimenti come verdura, frutta e cereali e quindi l'organismo si è dovuto adattare a questo nuovo tipo di alimentazione. In ogni caso questa dieta, oltre che per perdere peso, serve anche a detossinare l'organismo.

Gruppo 0, è quello più antico del cacciatore. Ed in effetti la maggior parte delle persone al mondo ha questo gruppo sanguigno. A chi appartiene a questo gruppo sanguigno è sconsigliato il consumo di latticini, le leguminose e i cereali, e i carboidrati quindi pane, pasta e riso. L'uomo si doveva adattare all'ambiente procurandosi le risorse necessarie per vivere con la caccia. La sua alimentazione era quindi basata principalmente sulla carne. Per questo motivo chi appartiene a questo gruppo deve introdurre molte proteine nella dieta, mentre non tollera cereali, latticini e farine. In particolare il glutine va evitato anche se non soffre di celiachia perchè il glutine potrebbe aumentare il rischio di obesità e diabete con l'andare avanti con gli anni. Inoltre chi appartiene a questo gruppo avrebbe un minore rischio di ammalarsi perché presenta un sistema immunitario più forte e quindi ha una capacità di guarire prima dalle malattie.

Gruppo A, quella dell'agricoltore. Si è formato successivamente al gruppo zero. L'alimentazione dell'uomo non è più composta da un solo alimento, la carne, ma comincia a variare con la scoperta di altri alimenti, in particolare con le tecniche di agricoltura l'uomo arricchisce la sua dieta. Gli appartenenti a questo gruppo dovrebbero privilegiare soprattutto alimenti vegetali e cereali, in particolare legumi, uova, cereali e pesce. Il consumo di carne va limitato e si potrebbe anche evitare del tutto. Si consigliano attività poco impegnative a basso dispendio calorico e rilassanti quali come golf, yoga ecc.

Gruppo B, quello del nomade. L'apparato digerente di questo gruppo è molto forte e capace di assimilare i cibi più diversi, quindi via libera a carni rosse bianche, latticini, e formaggi. In questo caso sono sconsigliati gli alimenti ricchi di conservanti e di zuccheri semplici. Si sconsiglia unicamente la dieta vegetariana. Sì anche a pasta e pane senza esagerare, in quanto chi appartiene a questo gruppo tollera bene i glutine. Si consigliano invece attività fisiche leggere.

Gruppo AB, quella dell'enigmatico. La dieta è a metà tra il gruppo A e il gruppo B. Chi vi appartiene presenta problemi digestivi legati a un scarsa produzione dei succhi gastrici. Vanno evitati quindi gli alimenti grassi e piccanti, le bevande gasate, gli alcolici e tutti gli alimenti che possono mettere a rischio la salute del fegato. Non prevede un elenco di alimenti da consumare o da non consumare, piuttosto si possono mangiare con moderazione tutti i cibi, ma senza esagerare con i latticini. Si consigliano anche per questo gruppo questo attività fisiche leggere.
Ogni gruppo ha quindi il suo regime alimentare, pertanto alcuni alimenti o gruppi alimentari vengono completamente eliminati e gli esperti ritengono che ciò non sia salutare. Una criticità riguarda in particolare il gruppo zero. A chi vi appartiene viene consigliato di consumare carne, in particolare quella rossa, ma recenti studi hanno evidenziato che un consumo eccessivo di questo alimento aumenta il rischio di patologie tumorali.
In conclusione quindi corrisponde a verità che conoscere il proprio gruppo sanguigno è importante sotto il profilo medico, ma non è stato mai dimostrato da un punto di vista scientifico l'esistenza di un rapporto tra uno specifico gruppo sanguigno ed effetti della dieta sulla salute.


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