Appuntamenti Palermo

Ecco i chiostri segreti siciliani, svelati dal Fai

Sono 69 i siti culturali aperti in Sicilia sabato e domenica

https://www.ragusanews.com/immagini_articoli/21-03-2023/ecco-i-chiostri-segreti-siciliani-svelati-dal-fai-500.jpg Ecco i chiostri segreti siciliani, svelati dal Fai


Palermo - Chiostri, ville e giardini aperti in occasione della trentunesima edizione delle Giornate Fai di Primavera, in programma sabato 25 e domenica 26 marzo. Il Fondo ambiente italiano apre in Sicilia 69 siti di interesse storico, artistico e naturalistico, 13 in più rispetto alla scorsa edizione, con ingresso a contributo libero a partire da 3 euro.

A Palermo sette aperture straordinarie: si potrà visitare per la prima volta il camminamento superiore del complesso monumentale di San Giovanni degli eremiti (via dei Benedettini, 16) per ammirare il suo chiostro da una prospettiva inconsueta: visite dalle 10 alle 13 e dalle 14.30 alle 17.30. 

Tra i chiostri da riscoprire dentro percorsi urbani nascosti tra palazzi e chiese medievali, il Fai apre anche il chiostro della Magione (via Magione, 44), con le sue colonnine binate, le arcate ogivali e il pozzo ebraico circolare proveniente dalla Giudecca di Palermo (visite sabato dalle 10 alle 13 e dalle 14.30 alle 17.30; domenica dalle 13 alle 17.30). Solo per gli iscritti al Fai, nelle due giornate, all'ex convento della Magione (via Teatro Garibaldi, 27) si visita la collezione di ceramica Tschinke Daneu nella mostra allestita dalla Soprintendenza di Palermo, che celebra una delle più importanti famiglie di antiquari palermitani con l'esposizione di maioliche siciliane dal Cinquecento all'Ottocento (visite guidate, sabato dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 17; domenica dalle 10 alle 12).

Nell'antico quartiere arabo dei Seralcadi, a pochi passi dal mercato del Capo, guidati dai giovani ciceroni del Fai Palermo, per scoprire un gioiello nascosto: il giardino del chiostro della chiesa di Sant'Agostino, uno dei cortili più grandi della città (via Francesco Raimondo, 3; visite sabato dalle 11.30 alle 13 e dalle 14.30 alle 17.30 e domenica dalle 13.30 alle 17.30). Novità di questa edizione è l'ex complesso monastico femminile del Santissimo Salvatore (via SS. Salvatore, 1), oggi sede dell'istituto Regina Margherita, che con i suoi alunni svelerà parte degli antichi spazi del luogo, chiostro compreso. Oltre al cortile cinquecentesco con il giardino storico barocco dove spicca la fontana con delfino, si potrà vedere il refettorio cinquecentesco e la presidenza, si potrà accedere alla terrazza del plesso dell'Origlione da dove ammirare i tetti del centro storico, per la prima volta aperto al pubblico (visite sabato e domenica, dalle 10 alle 13 e dalle 14.30 alle 17.30).

Inediti a Monreale gli spazi del Fondo librario antico della biblioteca comunale con oltre 30mila volumi collocati in scaffalature lignee, l'aula consiliare ricavata in quello che un tempo era l'ex refettorio dei monaci benedettini all'interno del complesso monumentale Guglielmo II, aperto alle visite sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 14.30 alle 17.30. 

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Prevista anche un'apertura straordinaria dell'aula bunker all'Ucciardone, (via Remo Sandron, 1) raccontata dagli apprendisti ciceroni della Fondazione (visite sabato e domenica dalle 9 alle 13.30). Le visite del Fai si spostano anche nella provincia di Palermo, con volontari dei gruppi di Carini, Castelbuono e Isnello. Da Villa Belvedere, alle pendici del bosco di Monte Cerasia, antico insediamento monastico medievale a Carini, al castello dei Ventimiglia di Castelbuono, dove aprono le porte le chiese e il museo naturalistico Minà Palumbo. A Isnello si visita la chiesa di San Michele Arcangelo, famosa per la sua decorazione del tetto a capriate lignee, con un taglio quasi naïf.

Per chi vorrà spostarsi fuori dalla provincia, da Mussomeli a Catania e Agrigento, il fine settimana di aperture straordinarie offre visite e piccoli tour. Due passeggiate sui passi di Goethe nella Caltanissetta del Settecento e a palazzo Biscari di Catania, con il suo giardino, dove lo scrittore tedesco soggiornò durante il suo viaggio in Sicilia.


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