PALERMO, 9 SET Nell'inchiesta su corruzione,
induzione e abuso d'ufficio in relazione alla gestione dei
patrimoni mafiosi sottoposti a sequestro condotta dalla procura
di caltanissetta, oltre al giudice Silvana Saguto, presidente
della sezione misure di prevenzione del Tribunale di Palermo,
risulterebbe indagato anche l'avvocato Gaetano Cappellano
Seminara, che per conto del tribunale gestisce numerosi beni
sequestrati ai boss. I finanzieri del nucleo di polizia
tributaria di Palermo avrebbero notificato un terzo
provvedimento anche al marito della Saguto, l'ingegnere Lorenzo
Caramma, che è stato consulente di Cappellano Seminara.
L'affidamento di numerosi beni sequestrati alla gestione
dell'avvocato Cappellano Seminara, con relative "parcelle
d'oro", era stato denunciato dall'allora direttore dell'Agenzia
per i beni confiscati, il prefetto Giuseppe Caruso, anche di
fronte alla commissione parlamentare antimafia. I rilievi di
Caruso, poi sostituito con il prefetto Umberto Postiglione dopo
essere andato in pensione, erano stati giudicati "non
esaurienti" dalla presidente Rosi Bindi secondo la quale c'era
il rischio di "delegittimare l'intero sistema". (ANSA).
di
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