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Mattarella: 'quando Russia ha invaso Ucraina ho pensato a Bella Ciao'

l presidente della Repubblica parlando ad Acerra in occasione del 25 aprile: "Fermiamo la guerra prima che si estenda. Pensando agli ucraini svegliati dalle bombe mi sono venute in mente le parole 'Questa mattina mi sono svegliato e ho trovato l'invas

https://www.ragusanews.com/immagini_articoli/25-04-2022/25-aprile-mattarella-quando-russia-ha-invaso-ucraina-ho-pensato-a-bella-500.jpg 25 aprile: Mattarella, 'quando Russia ha invaso Ucraina ho pensato a Bella


 Roma - Nelle prime ore del mattino del 24 febbraio siamo stati tutti raggiunti dalla notizia che le Forze armate della Federazione Russa avevano invaso l'Ucraina, entrando nel suo territorio da molti punti diversi, in direzione di Kiev, di Karkiv, di Donetsk, di Mariupol, di Odessa. Come tutti, quel giorno, ho avvertito un pesante senso di allarme, di tristezza, di indignazione. A questi sentimenti si è subito affiancato il pensiero agli ucraini svegliati dalle bombe e dal rumore dei carri armati. E, pensando a loro, mi sono venute in mente –come alla senatrice Liliana Segre- le parole: 'Questa mattina mi sono svegliato e ho trovato l'invasor'. Sappiamo tutti da dove sono tratte queste parole. Sono le prime di 'Bella ciao'". 

Lo ha detto il presidente Sergio Mattarella parlando ad Acerra in occasione del 25 aprile. Mattarella ha proseguito: "Questo tornare indietro della storia rappresenta un pericolo non soltanto per l'Ucraina ma per tutti gli europei. Avvertiamo l'esigenza di fermare subito, con determinazione, questa deriva di guerra prima che possa ulteriormente disarticolare la convivenza internazionale, prima che possa tragicamente estendersi. Questo è il percorso per la pace, per ripristinarla; perché possa tornare ad essere il cardine della vita d'Europa. Per questo diciamo convintamente: viva la libertà, ovunque. Particolarmente ove sia minacciata o conculcata".

"Dopo l'8 settembre, e i tragici avvenimenti che ne seguirono, i nazisti mostrarono anche in Italia il loro vero volto: quello brutale, animato da desiderio di vendetta, mosso da un'ideologia ciecamente fanatica, che subordinava tutto alla violenza, alla sopraffazione, al culto della razza, alla volontà di dominio. L'8 settembre produsse il vaglio, che spazzò via vent'anni di illusioni, di parole d'ordine vuote e consumate, di retorica bellicista. Il regime fascista, implose dall'interno e crollò su se stesso, corroso dalla sua stessa vanagloria", ha affermato il capo dello Stato sottolineando come "la Resistenza contro il nazifascismo contribuì a risollevare l'immagine e a recuperare il prestigio del nostro Paese. Fu a nome di questa Italia che Alcide De Gasperi poté presentarsi a testa alta alla Conferenza di pace di Parigi. Questo riscatto, il sangue versato, questo ritrovato onore nazionale lo celebriamo oggi, insieme a tutta l'Italia, qui ad Acerra".


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