Palermo - Con la pandemia e l’estensione del lavoro da remoto e dei servizi digitali, se c’è un tema sta impegnando le imprese, questo è la sicurezza informatica. Ne sa qualcosa il Comune di Palermo, che il mese scorso è stato vittima di un attacco informatico che ha mandato il sito in tilt per un paio di settimane. La progressiva importanza acquisita dalla necessità di proteggere il business e i dati ha fatto proliferare le società anti-hacker che sono ormai oltre 3mila in tutta Italia, come spiegano i dati di una recente indagine condotta da Unioncamere-Infocamere.
Si sviluppano e investono per difendere le imprese in un contesto dove, a loro volta, i pirati del web appaiono sempre più strutturati in vere e proprie aziende. Nel biennio 2018-2020 le sentinelle della cybersecurity sono cresciute del 32%, e sono aumentati quindi anche i guardiani dell'online: nello stesso periodo, a livello nazionale, il comparto ha assunto 700 addetti in più portando il totale a oltre 29mila unità: in media 9 lavoratori per azienda. La maggior concentrazione di queste imprese è nel Lazio, che ne ha 708; seguono Lombardia (581) e Campania (317). La Sicilia è quarta in classifica, con 216.