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Iblea Acque, “Quei concorsi sono da rifare”

Ricordate? 9 partecipanti per 4 posti, con concorso espletato in pieno agosto?

https://www.ragusanews.com/immagini_articoli/19-10-2023/iblea-acque-quei-concorsi-sono-da-rifare-500.jpg Iblea Acque, “Quei concorsi sono da rifare”


 Ragusa - Aveva ragione il consigliere comunale di Ragusa Gaetano Mauro. La presa d’atto arriva con un comunicato stampa del Comitato di Controllo sulla Iblea Acque SpA, presieduto dal sindaco di Ragusa, Giuseppe Cassì. Un’atto che somiglia molto ad una resa di fronte all’incalzare delle questioni poste negli ultimi mesi dal consigliere comunale di Ragusa, Gaetano Mauro che aveva denunciato, finanche alla Magistratura ragusana, molti subbi sulla gestione della società, accusata di mancata trasparenza nelle procedure concorsuali, ma anche sulla nomina dello stesso Amministratore unico, l’ing. Franco Poidomani con un compenso annuo lordo di 95 mila euro, un incarico in contrasto con l’art. 5, comma 9, del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95 che vieta il conferimento di incarichi non gratuiti a soggetti già i lavoratori privati o pubblici collocati in quiescenza.

Ricordate? 9 partecipanti per 4 posti, con concorso espletato in pieno agosto? Il 29 settembre scorso, addirittura, due dei nuovi assunti, hanno avuto pure i gradi di dirigenti. Gaetano Mauro, alla fine, inforchetta il premio. I dubbi del consigliere comunale di Ragusa, della lista Generazione, erano fondati e la certificazione gli arriva direttamente dai sindaci che presiedono il comitato di controllo, che evidentemente di controllo ne aveva avuto ben poco.

Per evitare strappi, arriva in giornata la nota dei sindaci che hanno firmato il documento dal linguaggio machiavellico, giusto il modo di dire senza dire. Una scialuppa che servirà magari a salvare la poltrone dell’amministratore unico, ma che rivela quanto imbarazzo covi ancora tra i soci della Iblea Acque.

“Il Comitato sul controllo analogo…ritiene, dopo approfondito dibattito, di dover invitare l’amministratore unico ad avviare senza indugio l’iter procedimentale per l’assunzione a tempo determinato delle figure apicali e di alta specializzazione, dando la più ampia evidenza ai relativi bandi pubblici, anche attraverso la pubblicazione degli avvisi nei siti istituzionali dei singoli comuni soci, nel rispetto delle disposizioni normative di settore per le società in house providing a partecipazione interamente pubblica. Ritiene altresì, nelle more dell’espletamento delle predette procedure, e fino al completamento delle stesse, che il personale già assunto con incarico a contratto prosegua nello svolgimento delle funzioni ad esso assegnate, al fine di evitare l’interruzione di un servizio essenziale per la comunità d’ambito di riferimento-“.

Tutto da rifare, quindi. Si riparte da zero. La nota non era più procrastinabile, anche alla luce dell’apertura di un fascicolo d’indagine da parte della Magistratura. Gli attriti tra alcuni sindaci, soci della Iblea Acque Spa e l’amministratore unico, Franco Poidomani, al centro delle polemiche, devono essersi fatti molto insistenti negli ultimi tempi. A soffiare sul fuoco negli ultimi giorni era stato il sindaco di Giarratana, Bartolo Giaquinta che aveva chiesto una netta presa di posizione del Comitato di controllo. Una discontinuità rispetto a decisioni che non hanno visto un pieno coinvolgimento dei soci, o meglio di alcuni di loro. 


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