Roma - Papa Francesco ha un'infezione respiratoria. Non è Covid. "Affaticamento respiratorio" ma la situazione "non desta preoccupazione", assicurano fonti mediche. Papa Francesco è in ospedale al Gemelli: «Infezione respiratoria, alcuni giorni di ricovero», dicono i medici.
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Secondo quanto comunicato dalla Sala Stampa vaticana, il Pontefice soffre di «un'infezione respiratoria (esclusa l'infezione da Covid 19) che richiederà alcuni giorni di opportuna terapia medica ospedaliera».
Il Papa, giunto in ambulanza a seguito di un malore, ha manifestato problemi cardiaci e un affaticamento respiratorio. Sin dai giorni scorsi — si legge ancora nella nota vaticana, «Francesco ha lamentato alcune difficoltà respiratorie»: ma «questo pomeriggio si è recato» al Gemelli «per effettuare alcuni controlli medici». In particolare, il Papa avrebbe iniziato ad avvertire un dolore al petto subito dopo l’udienza generale tenuta in piazza San Pietro, mentre già si trovava nella sua residenza a casa Santa Marta. A quel punto il suo infermiere personale, Massimiliano Strappetti, gli ha consigliato, per prudenza, di recarsi per controlli al reparto cardiologia.
Gli esami «ha evidenziato un'infezione respiratoria (esclusa l'infezione da Covid 19)»: il ricovero durerà dunque alcuni giorni. Il malore è considerato «non preoccupante»: ma il pontefice — vigile e collaborativo, anche se visibilmente affaticato — è stato comunque sottoposto a diversi esami, compresa una Tac, e secondo alcune fonti ospedaliere avrebbe nella sua stanza al decimo piano la macchina dell’emogasanalisi per un monitoraggio costante. La tac toracica ha dato esito negativo — e questo elemento viene valutato con sollievo generale dall'entourage del Papa, a partire dal professor Andrea Arcangeli, direttore Sanità ed Igiene del Governatorato del Vaticano, che si trova al fianco del Pontefice.
Francesco — secondo quanto comunicato dal Vaticano — «è toccato dai tanti messaggi ricevuti ed esprime la propria gratitudine per la vicinanza e la preghiera». Il primo comunicato emesso nel pomeriggio di mercoledì dalla Santa Sede parlava di «controlli precedentemente programmati».
