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Pietrangelo Buttafuoco fatto Sangiuliano presidente della Biennale Venezia

Nel 2015 la sua candidatura a governatore della Sicilia era stata criticata da Giorgia Meloni

https://www.ragusanews.com/immagini_articoli/26-10-2023/pietrangelo-buttafuoco-fatto-sangiuliano-presidente-della-biennale-venezia-500.jpg Pietrangelo Buttafuoco fatto Sangiuliano presidente della Biennale Venezia


Roma - «Con la designazione da parte del ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, di Pietrangelo Buttafuoco come presidente della Fondazione La Biennale di Venezia è stato infranto un altro tetto di cristallo». Lo annuncia in una nota Raffaele Speranzon, vicecapogruppo vicario dei senatori di Fratelli d'Italia. «Spesso – prosegue Speranzon – la Fondazione La Biennale è stata considerata dalla sinistra un feudo in cui collocare amici e accoliti. Buttafuoco, finalmente, afferma un cambio di passo che il governo Meloni vuole imprimere in ogni sede culturale e sociale della nazione: solo personalità scelte per lo spessore, la competenza e l'autorevolezza. A Buttafuoco vanno le mie vive congratulazioni ed i miei migliori auguri di buon lavoro», conclude.

Nel 2015 la candidatura di Pietrangelo Buttafuoco a governatore della Sicilia era stata criticata dalla presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni.
«Ma ci rendiamo conto del messaggio culturale, prima ancora che politico, che daremmo al mondo? Io sono per la libertà di culto, non ho nulla contro i musulmani e l'Islam... ma santo Dio – aveva fatto sapere –. Sarebbe un cedimento culturale ai quei fanatici che vorrebbero sottomettere noi infedeli. Mi fa specie che la Lega cada in questa contraddizione con tutte le implicazioni che ci sono nella comune battaglia contro l'immigrazione e il proliferare di minareti in Italia».

Il ringraziamento di Zaia

«Ringrazio il ministro Gennaro Sangiuliano per la nomina e la grande attenzione rivolta alla Fondazione e a tutti i temi che riguardano Venezia. La presidenza è una carica importante nel guidare e sostenere la Biennale, soprattutto per il ruolo lungimirante di promozione dell'arte e della cultura in ambiti ancora non percorsi, fedele al mandato storico di un ente come questo». Così, in una nota, il presidente del Veneto Luca Zaia, si felicita per la designazione di Pietrangelo Buttafuoco a presidente della Fondazione La Biennale di Venezia. «Con l'occasione – aggiunge Zaia – non si può non esprimere un profondo ringraziamento al presidente uscente Roberto Cicutto per l'importante collaborazione istituzionale e l'ottimo lavoro svolto che ha reso la Biennale una macchina imbattibile nell'anticipare tutte le novità e innovazioni nel campo culturale internazionale», conclude.

Scarpa (Pd): «La cultura non è terra di conquista»

«Le parole di Speranzon sulla nomina di Buttafuoco a presidente della Fondazione Biennale di Venezia fanno emergere una visione agghiacciante di come la destra concepisce le istituzioni culturali del nostro paese. Dopo l'attacco senza ritegno al direttore del Museo Egizio, ora si gioisce per aver ‘conquistato un feudo’, rivendicando addirittura una lottizzazione becera su basi politiche che preoccupa molto. Quello che più è allarmante è che si mette in discussione il lavoro di un ente, come la Biennale, il cui unico fine deve essere quello di curare al meglio la propria offerta espositiva e non certo far contenti Fratelli d'Italia». Lo dichiara Rachele Scarpa, deputata PD del collegio Venezia-Treviso-Belluno. Cicutto resterà in carica fino al termine del mandato

La designazione di Pietrangelo Buttafuoco al vertice della Fondazione La Biennale di Venezia è solo l'inizio di un iter, e l'attuale presidente, Roberto Cicutto, resterà in carica fino al termine del mandato, marzo 2024, al fine di garantire la necessaria continuità istituzionale e un graduale e ordinato passaggio di consegne. Lo si apprende da fonti del MiC. La proposta di nomina di Buttafuoco rappresenta solo l'inizio di un percorso il cui primo passo è il parere consultivo delle Commissioni Cultura di Camera e Senato, spiegano le stesse fonti.  


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