Roma - Oltre sessant’anni di matrimonio a unirli: nella notte tra il 30 aprile e il 1° maggio a Roma è scomparsa Rosetta Dello Siesto; aveva 97 anni. Era stata moglie e compagna di una vita di Andrea Camilleri (morto il 17 luglio del 2019). Una presenza essenziale nell’esistenza dello scrittore, che di lei ha sempre detto: «Non c’è rigo che io abbia pubblicato che non sia stato prima letto da lei». Nata a Milano, Dello Siesto si era laureata a La Sapienza di Roma con una tesi su Pico della Mirandola — come ha raccontato il marito nei suoi scritti — e ha conosciuto Camilleri nella capitale, il giorno del suo debutto a teatro con la messa in scena di Abbiamo fatto un viaggio di Raoul Maria De Angelis, al Teatro Pirandello. Dello Siesto in quel momento era la suo aiuto regista.
Di quell’incontro, Camilleri scrisse in Ora dimmi di te. Lettera a Matilda (Bompiani, 2018), il volume-testamento per la pronipotina Matilda: «Rosetta cominciò a seguire le prove, ma dopo qualche giorno mi accorsi che il mondo del teatro e le sue regole erano mille miglia distanti da lei. Una o due volte che le chiesi di aiutarmi concretamente per gli effetti sonori e rumoristici mi combinò dei disastri. Se non persi le staffe fu perché mi riusciva stranamente simpatica e la sua presenza mi metteva allegria. Dopo che lo spettacolo andò in scena partii per restare un mese in Sicilia dai miei. Trascorsa una settimana, mi resi conto con mia grande sorpresa che non c’era stato giorno che non avessi pensato a quella ragazza». Quando Camilleri rientrò a Roma, telefonò poi a Rosetta per invitarla a cena; «da quella sera ceniamo assieme da oltre sessant’anni», scrisse l’autore di Porto Empedocle.
Tracce del primo incontro con la sua futura moglie si trovano anche in una lettera che l’allora ventottenne Camilleri inviò (era il 1953) ai genitori in Sicilia, in cui raccontava, oltre che del suo primo spettacolo, di aver incontrato «una brunetta deliziosa» (la lettera è diventata poi un volume, Abbiamo fatto un viaggio, edito da Henry Bayle nel 2022). La maggior parte delle informazioni su Rosetta Dello Siesto ci giungono quasi tutte da stralci di ricordi, memorie e pensieri che Camilleri negli anni ha lasciato nei suoi testi. Sempre in Ora dimmi di te, il padre di Montalbano ricorda: «Rosetta è stata la spina dorsale della mia esistenza e continua ad esserlo (...). So di essere un uomo fortunato, e non solo perché sono riuscito a vivere facendo esattamente quello che sognavo ma anche perché ho avuto Rosetta». Dal matrimonio, avvenuto nel 1957, sono nate le figlie Andreina, Mariolina ed Elisabetta. E poi nipoti e pronipoti. Ma anche tutta l’eredità letteraria del grande scrittore, condivisa fino all’ultima parola con la moglie Rosetta.