"Esattamente 55 anni fa vincevo l’Usignolo d’Oro, una sorta di Zecchino d’Oro modenese, con la canzone inedita di Marengo-Bononcini “Come nelle fiabe”.
A ricordarlo è Vasco Rozzi, oggi 68enne: "Votavano dieci ragazzini con la paletta. Canta una bimba carinissima di Finale Emilia, molto brava, e prende tutti 10 e un 9: io vado fuori pensando che abbia giaÌ€ vinto lei. Canto anch'io e, quando torno dietro le quinte, comincio a sentire: Dieci, dieci, dieci, dieci, dieci... Tutti dieci, cento su cento. Mi regalarono una bicicletta, ero contento come un matto, ed ebbi il mio primo incontro con i giornalisti. Il giorno dopo esce il primo articolo sul Carlino, ce l'ho ancora: Ha vinto il bimbo autodidatta di Zocca che ha imparato a cantare portando le pecore al pascolo. Lo giuro, ce l'ho ancora. Un altro diceva: Il bambino si aggirava dietro le quinte con la giacca troppo lunga e i pantaloni troppo larghi....
E questo non me lo sono dimenticato, anche percheÌ questo eÌ€ stato il clima che mi ha accompagnato e circondato per parecchio tempo... PeroÌ€, mi ha anche insegnato a combattere: essere di Zocca a quel punto era diventato un orgoglio per me. Infatti ho voluto mantenere la residenza qui, nel mio paese. Non ho mai pensato a Montecarlo".