Cronaca Altavilla Milicia

Uccide la moglie e due figli (di 5 e 16 anni) poi chiama i carabinieri

L'uomo ha 54 anni, un'altra figlia di 17 anni è riuscita salvarsi

https://www.ragusanews.com/immagini_articoli/11-02-2024/uccide-la-moglie-e-due-figli-di-5-e-16-anni-poi-chiama-i-carabinieri-500.jpg Uccide la moglie e due figli (di 5 e 16 anni) poi chiama i carabinieri


Altavilla Milicia, Palermo - Ad Altavilla Milicia un uomo di 54 anni, Giovanni Barreca, ha ucciso la moglie Antonella Salamone e i due figli Emanuel e Kevin di 5 e 16 anni. Un'altra figlia di 17 anni è riuscita salvarsi. L'uomo, dopo il delitto, ha chiamato i carabinieri e si è fatto trovare a Casteldaccia dove è stato arrestato. L'omicidio è avvenuto attorno alle 3 di notte. La donna sarebbe stata bruciata e sepolta, ma il suo corpo non è stato ancora trovato. Mentre i figli sarebbero stati strangolati con delle catene.

Sul posto, oltre ai militari del reparto operativo che stanno ricostruendo l'accaduto, sono presenti anche i Ris.

Lui fanatico religioso: "C'è il demonio in casa"

 Barreca sarebbe un fanatico religioso. Nel delitto sarebbe coinvolta anche una coppia di conoscenti. La terza figlia di 17 anni, che è riuscita a salvarsi avrebbe assistito ai fatti, è stata soccorsa dal personale del 118. Secondo il suo racconto, il padre durante la notte si sarebbe svegliato farneticando di aver percepito presenze demoniache in casa. La ragazzina, unica superstite, si è alzata dal letto intontita e ha visto i corpi dei fratelli.

Strangolati i figli

 Kevin ed Emanuel, rispettivamente di 16 e 5 anni, sono stati strangolati dal padre che avrebbe ucciso prima il più piccolo per poi strangolare con una catena il più grande. La catena è stata trovata vicino al corpo di Kevin e si presume sia stata utilizzata anche per soffocare Emanuel. Non si trova il corpo della donna: una delle ipotesi è che Barreca l'abbia fatta a pezzi e bruciata prima di chiamare il 112: questa possibilità è emersa dalla prime parole che l'uomo ha detto di fronte ai carabinieri. 


© Riproduzione riservata