Modica – Dovrebbe entrare in funzione a breve sulla Modica-Caltanissetta il nuovo treno ibrido Blues: sono mesi che se ne parla ma il primo dei 22 nuovi modelli, acquistati dalla Regione a 165 milioni di euro per rinnovare la flotta ferroviaria dell’Isola, è sbarcato solo la settimana scorsa. Non solo: dovevano essere a idrogeno, invece si tratta di banali mezzi bimodali diesel-elettrico. L'esborso complessivo in nuovi treni negli ultimi 5 anni, tra cui i fallimentari Frecciabianca, supera i 300 milioni: una vagonata di soldi pubblici che poteva essere utilizzata, invece, per costruire binari a doppia percorrenza ed elettrificare le tratte più penalizzate che, a causa di scomodità e tempi biblici di percorrenza, ormai agonizzano in una emorragia di passeggeri e personale; oltre che per istituire maggiori collegamenti e fasce orarie più idonee alle esigenze di lavoratori e studenti pendolari.
I viaggi della speranza a cui sono rassegnati gli utenti della nostra provincia non ci vengono descritti soltanto dalle lettere di denuncia inviate alla redazione dai lettori ma anche da inchieste di importanti programmi tv come Report. Come per le strade, bandi e gare non mancano: il problema è portarli in porto. L’investimento sulla Modica-Caltanissetta dovrebbe inserirsi in una prossima e più ampia opera di modernizzazione del trasporto su rotaia nel territorio ibleo: dal potenziamento della Ragusa-Siracusa alla costruzione di una nuova linea per Vizzini, nel catanese, passando per l’ultimo progetto della metroferrovia nel capoluogo. Tanta carne al fuoco, insomma: vedremo quanta, e in che tempi, se ne cuocerà.