Ragusa - Nei primi tre mesi del 2021 il bollettino regionale Excelsior di Unioncamere e Anpal prevede in Sicilia quasi 42mila ingressi nel mercato del lavoro: il 24,3% in meno del 2020, corrispondente a circa 14mila posti. Dagli stessi dati emerge che le figure più richieste in assoluto, ad avvio 2021, sono gli operai specializzati in edilizia; seguono i conducenti di mezzi di trasporto; staccati di poco commessi e personale di negozi all’ingrosso; quindi tecnici informatici, cuochi e camerieri (nonostante tutto), personale amministrativo e di segreteria (da remoto).
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L’ultimo posto è occupato da tecnici della sanità, dei servizi sociali e dell’istruzione. La disfatta di questo comparto è motivabile con la difficile convivenza con le misure anti Covid, a cui la scuola è tuttora costretta. La scarsa domanda di assistenza sociosanitaria è invece spiegabile con un pieno di contratti, più o meno stabili, subentrati nella lunga emergenza epidemica. I settori che più danno lavoro sono nell’area della produzione di beni ed erogazione di servizi, in quella commerciale dedicata alla vendita (soprattutto online) e in quella tecnica della progettazione. Sempre meno ricercati, in genere, i mestieri non qualificati.