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Larissa Iapichino, delusione ai Mondiali indoor

L'atleta ha origini vittoriesi

https://www.ragusanews.com/immagini_articoli/05-03-2024/larissa-iapichino-delusione-ai-mondiali-indoor-500.jpg Larissa Iapichino, delusione ai Mondiali indoor


Glasgow - “Condizionata dai crampi”.
Mondiali indoor, è settima con 6.69 Larissa Iapichino nel salto in lungo, in una gara in cui la 21enne azzurra ha avuto problemi coi crampi e con lo stacco concedendo molto in fase di decollo. "Sicuramente non sono contenta, io sono una persona che lotta, ho sentito queste tensioni ma ho provato a fare il miracolo. Ho provato a non pensarci, a prendere sali, ma ormai il danno era fatto. Potevano venire in un altro momento” le sue parole a fine gara. È stata una sfida tra americane, con Tara Davis-Woodhall che ha vinto con 7.07 e un altro salto a quota 7.03, mentre l’argento è andato a Monae’ Nichols (6.85). Bronzo alla spagnola Fatime Diame con 6.78. 

Larissa prende confidenza con la pedana con un 6.51 ben al di sotto del suo personale stagionale di 6.80, si consulta col padre Gianni mentre Monae’ Nichols si migliora subito con 6.75, la tedesca Mikaelle Assani toccato i 6.67 e Tara Davis i 6.73. Il secondo salto è lungo, forse da primo posto, ma con la punta del piede l’azzurra fa un nullo. Si allontana intanto Tara Davis (6.79), e passa davanti anche la svizzera Annik Kaelin con 6.62. Nel terzo salto Larissa dimostra di poter crescere, ma anche di non fidarsi dell’asse di battuta che affronta con enorme anticipo, addirittura 21 centimetri, atterrando a 6.65 che è un miglioramento netto ma è ancora troppo lontano dai suoi limiti, che poi corrispondono al primato italiano di 6.97. Il lungo diventa una gara tra americane, con Nichols che scavalca Davis a 6.83, la quale a sua volta spara un 6.93 che la candida per la medaglia d’oro.

Quando Larissa comincia la finale è quinta a 3 centimetri dal terzo posto della coetanea tedesca Assani, ma al momento di entrare in pedana la serba Milica Gardasevic ha calato un 6.74 che vale il bronzo provvisorio. Veloce nella rincorsa, l’azzurra litiga ancora con l’asse di battuta al quale concede 18 centimetri, una zavorra sul suo 6.67 che in questa fase della gara paradossalmente la allontana dal podio, perché Kaelin subito dopo arriva a 6.73, a un centimetro da Gardasevic. Tara Davis decolla per un altro pianeta dove si propone con 7.07, ormai per l’oro non basterebbe nemmeno la Iapichino dell’Europeo indoor di Belgrado (argento con 6.97).

Il livello sale, la spagnola Fatime Diame piazza il salto da podio con 6.78. Cresce di poco anche l’azzurra (6.69), che è ormai a 9 centimetri dal terzo posto, ma nello stesso momento denuncia piccoli problemi fisici (crampi?). Il finale è in calando, con un ultimo salto di 6.44.


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