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Re Carlo, tumore alla prostata, vescica e polmoni organi sospetti

Re Carlo, Harry atterrato a Londra senza Meghan e i figli

https://www.ragusanews.com/immagini_articoli/06-02-2024/re-carlo-tumore-alla-prostata-vescica-e-polmoni-organi-sospetti-500.jpg Re Carlo, tumore alla prostata, vescica e polmoni organi sospetti


Londra - «Dalla Royal Family non trapelano informazioni sulla salute di re Carlo III figurarsi dai nostri colleghi urologi della London Clinic. Tuttavia, dopo l'intervento per l'ipertrofia prostatica benigna a cui il sovrano è stato sottoposto, possiamo ipotizzare che abbiano trovato un tumore alla prostata, alla vescica o al polmone. Sono infatti questi gli organi sospetti ma, ovviamente, siamo nel campo delle ipotesi».

Lo spiega all'Adnkronos Salute Vincenzo Mirone, responsabile Ufficio Comunicazione della Società italiana di urologia (Siu), intervenendo sul nuovo capitolo che si sta aprendo per re Carlo III dopo l'avvio di un trattamento contro il cancro che gli è stato diagnosticato in seguito all'intervento alla prostata della settimana scorsa. 

Sulla stampa si parla già di successione
L'ipotesi dell'abdicazione, noto tabù per la monarchia britannica, resta confinata a qualche quotidiano e fonte di nicchia sulla stampa del Regno Unito ma la notizia della malattia di re Carlo III ripropone anche questa eventualità a seconda dell'evoluzione delle sue condizioni di salute e la inserisce nel quadro della linea di successione al trono di San Giacomo. L'Independent sottolinea da un lato come sia storicamente raro il ricorso all'abdicazione nell'isola, con solo quattro monarchi che hanno deciso di passare lo scettro, incluso l'ultimo caso della traumatica decisione presa da Edoardo VIII nel 1936 per poter sposare Wallis Simpson; ma dall'altro lato negli ultimi tempi diversi monarchi europei hanno deciso di lasciare il trono ai loro eredi più giovani, come fatto proprio all'inizio dell'anno dall'83enne Margherita di Danimarca. 

E c'è chi come il tabloid scandalistico Daily Express, pur ricordando come l'ipotesi abdicazione nel Regno Unito sia al momento remota, ricorda quali sarebbero i passi istituzionali necessari per compierla. In base al Declaration of Abdication Act del 1936 il sovrano dovrebbe fare una dichiarazione formale di voler lasciare il trono: in seguito alla Camera dei Comuni e a quella dei Lord spetterebbe l'approvazione di un atto per permettere che abbia luogo la successione. Il giornale Metro in proposito rinfresca la memoria dei sudditi pubblicando una foto della linea di successione al trono in cui al primo posto c'è il principe William seguito dai tre figli piccoli di quest'ultimo, George, Charlotte e Louis (in ordine di nascita e senza più il diritto di primogenitura maschile eliminato dal 2013 per volontà della defunta regina Elisabetta II) e da Harry, in quinta posizione. Dietro di lui i suoi due figli avuti con la moglie Meghan, Archie e Lilibet, e all'ottavo posto il reprobo Andrea, caduto in disgrazia dopo il coinvolgimento nello scandalo sessuale legato al defunto faccendiere americano Jeffrey Epstein. Le posizioni successive sono poi occupate dalle figlie del duca di York, Beatrice ed Eugenia, con le relative discendenze, seguite dagli altri due figli di Elisabetta II, Edoardo e Anna, e i loro eredi.

ll principe Harry è sbarcato in Gran Bretagna
ll principe Harry è sbarcato in Gran Bretagna senza moglie e figli per essere al fianco di re Carlo, dopo l'annuncio sul cancro. Ne dà notizia il Daily Mail, secondo cui il duca di Sussex è atterrato a Heathrow con un volo British Airways. Meghan, Archie e Lilibet sono rimasti a casa in California. 

Re Carlo III ha un cancro, lo stesso male che 72 anni fa si portò via prematuramente il nonno Giorgio VI, sovrano della vittoria nella Seconda Guerra Mondiale, aprendo le porte ai sette decenni del lungo regno di sua madre, Elisabetta II. La notizia si è abbattuta sul Regno Unito come una saetta, dopo l'intervento chirurgico alla prostata del 26 gennaio scorso per una condizione diagnosticata come «benigna», indicazioni su un esito definito positivo e una convalescenza che sarebbe dovuta essere «breve». Una notizia diffusa con inedita trasparenza e immediatezza per gli standard di corte, e condita da elementi di ottimismo. Ma che getta inevitabilmente ombre sul destino di un monarca 75enne, salito al trono dopo un'interminabile attesa appena 15 mesi fa, nonché incognite sulla stabilità del Paese e della dinastia.


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