Giudiziaria Caltanissetta

Processo Montante, prescrizione per Renato Schifani

Il governatore ora può scegliere di rinunciare alla prescrizione ed essere giudicato nel merito

https://www.ragusanews.com/immagini_articoli/04-12-2023/processo-montante-prescrizione-per-renato-schifani-500.jpg Processo Montante, prescrizione per Renato Schifani


Caltanissetta - La prescrizione salva il presidente della Regione Renato Schifani, accusato di concorso esterno in associazione a delinquere semplice e rivelazione di notizie riservate. Il tribunale di Caltanissetta ha letto un’ordinanza in aula, che riguarda pure il tributarista Angelo Cuva, pure lui accusato di essere una talpa dell’ex leader di Confindustria.

Adesso, Schifani e Cuva possono decidere di rinunciare alla prescrizione e consentire che il giudizio nei loro confronti vada avanti.

La storia risale al gennaio del 2016. In quei giorni il colonnello Giuseppe D’Agata (ex capocentro della Dia di Palermo all’epoca ai servizi segreti) fremeva per parlare con Cuva, con la scusa di una sentenza. Il tributarista rinviava sempre l’incontro, perché aspettava notizie – così diceva - dal “professore Scaglione”.

Era la moglie di D’Agata che aveva fatto riferimento a Schifani. E non solo a lui, anche al “generale”, ovvero il capo di suo marito, Arturo Esposito, pure lui oggi imputato nel processo. Diceva: «Si iddu ciù cunta a Schifani, si sapi ca Schifani parra cu tia, no?». Se a lui lo racconta a Schifani, si sa che Schifani parla con te, no? E il marito replicava: «Sì, tramite Angelo, lo sa». Angelo è Angelo Cuva. E la moglie, ancora: «Quindi, ti sta mandando a dire, praticamente ste cose, ma perché non te le dice lui, ma te le manda a dire?». Un dialogo illuminante, secondo la procura di Caltanissetta. Commentava il colonnello D’Agata: «Perché non vuole che domani, se esce fuori sta cosa è lui…». La moglie ribadiva: «Dice, io non gliel’ho detto». E ancora altre considerazioni che sono finite nell’atto d’accusa: «Secondo me ti sta dando delle istruzioni su cosa fare (…) No, perché lui dice, se questo cappotta, mi fa cappottare a me». 

Fra le carte di Montante è stato poi trovato un appunto dalla polizia. «13 settembre 2012. Ore 20,30 cena Arturo Esposito poi incontrato Schifani e Vicari». Un appunto che smentirebbe quanto Schifani ha sempre detto, di «non aver mai avuto rapporti di amicizia e frequentazione» con l’ex numero uno di Sicindustria.


© Riproduzione riservata