Giudiziaria Agrigento

Ravanusa, le indagini entrano nel vivo: «Distruzione anomala» VIDEO

Dopo gli avvisi di garanzia, i rilievi dei periti per far luce sul disastro

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 Ravanusa - «Ne ho viste tante di esplosioni causate dalla fuoriuscita di gas ma mai come quella che si è verificata a Ravanusa, ha creato una situazione di distruzione assolutamente anomala» afferma Antonio Barcellona, il consulente nominato dai pm nell’inchiesta sul disastro. In effetti, alcune scene ricordano il tremendo terremoto di Amatrice nel 2016: in allegato le immagini girate stamani nella zona della deflagrazione, il giorno dopo la fine della ricerca dei cadaveri.

Nel secondo alcuni abitanti che, scortati dai vigili dei fuoco, recuperano quello che possono dagli appartamenti, per evitare che vengano depredati da sciacalli: c’è chi ha dovuto lasciare contanti, medicine, preziosi e ricordi affettivi perché situati in piani a rischio crollo e non accessibili.  Ce ne vorrà di tempo prima che i residenti dei 10mila mq di area urbana sequestrata rivedano una nuova casa: prima ancora di rimuovere le macerie bisognerà aspettare gli esperti del Racis dell’Arma per fotografare e mappare tutti i luoghi con un sofisticato scanner, in arrivo da Roma, utilizzato per indagini parecchio complesse come sarà quella ravanusana.

Poi occorrerà scandagliare bene la rete del metano: già l'anno scorso alcune famiglie, che tuttora abitano a un centinaio di metri dal luogo della tragedia, furono evacuate per 24 ore dalle palazzine per la puzza insistente di gas,: allora i tecnici di Italgas avvertirono che era pericoloso restare in casa, stavolta no. Le voci su odori sospetti avvertiti nell’area prima del dramma sono state smentite anche dai carabinieri. La cronaca nera si chiude, quella giudiziaria entra nella fase cruciale: a ore i nomi degli iscritti nel fascicolo degli indagati, che potranno così assistere coi loro legali agli atti irripetibili.


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