Attualità Ricetta di Carnevale

La Pasta ai cinque buchi di Carnevale

Questo particolare formato di pasta si consuma nel Catanese sin dai primi giorni di febbraio, quando iniziano i festeggiamenti per la patrona Agata

https://www.ragusanews.com/immagini_articoli/20-02-2023/la-pasta-ai-cinque-buchi-di-carnevale-500.jpg La Pasta ai cinque buchi di Carnevale


A Catania, non è Carnevale senza portare in tavola un buon piatto di pasta ai cinque buchi di Carnevale, a “Pasta che’ cincu puttusa”
Questo delizioso primo piatto si prepara in Sicilia e più precisamente nella zona del Catanese, nella settimana di Carnevale. Un formato di pasta che probabilmente nel resto d’Italia non si conosce. A pasta che’ cincu puttusa rimane un classico immancabile come le sfinci o le crispelle con il miele tra le ricette tipiche del Carnevale in Sicilia
Che significa “Pasta che’ cincu puttusa” ?
Il nome in catanese dialettale significa pasta con i cinque buchi. Sono dei grossi maccheroni con un grosso buco centrale e altri quattro laterali più piccoli. La callosità della pasta, aiuta a trattenere il sugo d’accompagnamento che lo rendono un piatto esagerato e succulento.

”Cinque buchi”, la leggenda !
Una curiosa leggenda narra che questa pasta sia nata dall’errore di un pastaio catanese, che, in occasione dei festeggiamenti per Sant’Agata, preparò dei maccheroni per una nobile famiglia catanese, sbagliandone le dimensioni, e che, per rimediare, li unì tra loro, dando origine così a un formato a cinque buchi. In realtà, però, è più ragionevole collegare la pasta “Cinque buchi”, per la grandezza esagerata del suo formato, alla tipica esagerazione della festa dei festeggiamenti del Carnevale. Un formato che ovviamente trova spazio nelle tavole catanesi prima del periodo di digiuno osservato durante la Quaresima.
Cosa rende ricco e succulento il sugo?
Altrettanto esagerato è il ricco condimento che contraddistingue il sugo di carne di maiale, preparato dalle nonne di generazione in generazione. Questo, oltre agli ingredienti base, viene arricchito dalla presenza di costate, puntine di maiale, cotenna e salsiccia.
E’ possibile infatti trovare tra i callosi buchi della pasta, alcuni pezzetti di carne che rappresentano la seconda portata dei pranzi di carnevale per eccellenza: quello del martedì e del giovedì grasso in particolare
Questo particolare formato di pasta si consuma nel Catanese sin dai primi giorni di febbraio, quando iniziano i festeggiamenti per la patrona Agata e continua la sua presenza in tavola, fino alle abbuffate del martedì e del giovedì grasso. A Catania e provincia la pasta con 5 buchi, o maccheroni con 5 buchi, si trova in tutti i supermercati e anche nei pastifici artigianali, dove è possibile acquistare i maccheroni con 5 buchi e addirittura con 7 buchi.

Ingredienti per il sugo con la carne di maiale
1 cipolla
1 carota
1 gambo di sedano
1/2 bicchiere olio evo
1 foglia alloro
300 g pancetta fresca
1 kg salsiccia grossa con i semi di finocchietto 
6 puntine di maiale
100 ml vino rosso
1 cucchiaio abbondante concentrato di pomodoro
1 litro di salsa di pomodoro
100 ml acqua
Un cucchiaino zucchero
Sale qb (Circa mezzo cucchiaio)

Come preparare il sugo per la pasta ai 5 buchi di Carnevale 
Per prima cosa tritate la cipolla, il sedano e la carota.

Scaldate in un tegame un filo d’olio e rosolatevi il trito di cipolla e carote; unite le costine di maiale e rosolatele per alcuni minuti rigirandole.
Unite la salsiccia privata del budello e rosolate per qualche minuto, poi sfumate con il vino rosso e lasciatelo evaporare completamente a fuoco vivace.

Aggiungete il concentrato di pomodoro, il pepe, l’alloro, l’acqua, aggiustate di sale, amalgamate, coprite con il proprio coperchio e lasciate cuocere a fiamma bassa per circa due, tre ore. (mescolate di tanto in tanto)

A cottura ultimata quando il sugo si sarà ristretto, portate a bollore una pentola con abbondante acqua, versate la pasta ed attendere il tempo di cottura. Scolate la pasta che cincu puttusa di Carnevale al dente e conditela con il sugo di carne.
Buon martedì grasso, Barbara 
 


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