Se c’è una location turistica italiana conosciuta in tutto il mondo, questa è senza dubbio la Sardegna: vuoi per i monumenti storici di cui è costellata, vuoi per i paesaggi fantastici che la abbelliscono, vuoi per le acque limpide del mare che la bagna. Sono tanti, insomma, gli aspetti che richiamano l’attenzione di turisti in arrivo da ogni angolo del mondo, attirati dalla bellezza dei capolavori artistici della Sardegna, dei suoi musei e ovviamente delle sue spiagge. Qualunque sia la destinazione che si sceglie sull’isola, si ha la certezza di poter essere protagonisti di una vacanza eccezionale, destinata a rimanere ben impressa nella memoria anche a distanza di anni.
La scogliera di Arbatax
Uno dei paesaggi suggestivi in cui ci si possa imbattere sull’isola è senza dubbio quello della scogliera di Arbatax, località situata nel territorio comunale di Tortolì. Nel corso della stagione estiva, questa location viene metaforicamente presa d’assalto da tantissimi turisti, richiamati dalla possibilità di tuffarsi dall’alto. La scogliera si trova sul versante orientale della Sardegna, e risalta nel paesaggio proprio per il suo colore rosso che certo non passa inosservato, capace di creare un perfetto equilibrio cromatico e visivo con il candore della spiaggia attorno e con le acque cristalline del mare. I giochi di colori che ne derivano sono qualcosa di unico.
Una meta turistica
E in effetti sono davvero tante le persone che raggiungono Arbatax appositamente per avere l’opportunità di ammirare da vicino questo capolavoro della natura: uno dei numerosi tesori che la Sardegna regala a chi ha la fortuna di viverci o di visitarla. Nel corso dei secoli, gli agenti atmosferici hanno modellato le rocce e il loro porfido granitico; il risultato è quello di una sagoma molto particolare, che si eleva verso l’azzurro del cielo. Contribuisce al magnifico effetto anche la presenza di diorite nera, un materiale di assoluto pregio a livello artistico che rende ancora più evidente la bellezza del posto grazie ai suoi riflessi scuri. Allo stato naturale, il porfido rosso si caratterizza per una straordinaria bellezza: non è un caso se molti interior designer e addetti ai lavori nel settore dell’arredamento vi ricorrono per realizzare rivestimenti e pavimenti per le abitazioni.
In vacanza a Tortolì
Scoprire la scogliera di Arbatax potrebbe essere uno dei tanti motivi per mettersi in cerca di case vacanza Sardegna, al fine di trovare una sistemazione comoda per ammirare tutte le bellezze dei dintorni. Una casa vacanza, sì, e non un albergo: non solo per spendere di meno, ma anche per avere la libertà di uscire, di tornare, di pranzare, di cenare e di fare colazione all’ora che si preferisce.
I colori di Arbatax
Fotografare e toccare con mano la scogliera è un’emozione speciale. La roccia di cui è composta, per altro, viene utilizzata sin dai tempi dei Romani: all’epoca, addirittura, il porfido rosso veniva considerato un simbolo di dignità imperiale. Addirittura, sotto l’impero bizantino il porfido poteva essere utilizzato unicamente dai regnanti, a dimostrazione del grado di nobiltà che veniva attribuito a tale materiale. Ad Arbatax, la cromia del porfido rosso si mescola con quella nera della lava, ma anche con il tufo color verde scuro e con il granito grigio; quello che ne scaturisce è un quadro complessivo molto affascinante, che risalta anche per effetto degli scogli bianchi nelle vicinanze. Quando il sole cala all’orizzonte, poi, il paesaggio è ancora più spettacolare, malinconico e romantico al tempo stesso.
La scogliera di Arbatax al cinema
Non tutti sanno che questo panorama è comparso anche al cinema, e non in un film qualunque. Parliamo, infatti, di Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto, uno dei più celebri film di Lina Wertmuller, con protagonisti Giancarlo Giannini e Mariangela Melato. La scogliera di Arbatax, località che può essere raggiunta anche attraverso il trenino verde della Sardegna, è una sorta di cattedrale naturale dalle origini antichissime. Infatti, questa roccia si trova in territori che sono emersi dagli oceani più o meno 250 milioni di anni fa.