Attualità Ragusa

Addio al Quarto Polo Universitario

Parla Mimì Arezzo



Ragusa - Un sogno svanito. È quello della costituzione del quarto polo universitario pubblico siciliano che doveva inglobare i consorzi universitari di Ragusa e Siracusa, nonché la Kore di Enna.

È la convinzione del commissario provinciale dell'Mpa, Mimì Arezzo, che a seguito del dietro-front della Kore di Enna, avvenuta la scorsa estate dopo la maturata intesa, ritiene ormai la proposta «assolutamente irrealizzabile». Anzi, per l'Mpa, chi continua a promozionare il quarto polo, vuole solo costituirsi «un alibi per celare il totale fallimento del progetto Ragusa (è bene ricordare che nel Cda del consorzio ibleo non ci sono mai stati rappresentanti autonomisti, n.d.r.). Per Mimì Arezzo, invero, l'unica chance per "ripescare" il nuovo polo autonomo sarebbe quello di coinvolgere al posto di Enna, le facoltà attive a Caltagirone che hanno gli stessi problemi di quelle ragusane ed aretusee: «La Regione, da noi informalmente interpellata, – sostiene Arezzo – potrebbe esprimere parere favorevole a tale nuova ipotesi». Resta, invero, il nodo di fondo: la Regione, come gli enti locali, si è impegnata a sovvenzionare il quarto polo pubblico per 9 anni con gli stessi fondi destinati agli atenei che avrebbero dovuto costituire il quarto polo. Se la Kore, università privata, si è tirata indietro, non si capisce perché anche la Regione debba "rimangiarsi" accordi sottoscritti a livello ministeriale e continuare ad assegnare provvidenze all'università privata di Enna. E perché il presidente Lombardo, nel famoso briefing di Santo Stefano, ha rimesso la decisione ultima sulla destinazione di eventuali fondi alla Kore all'Ars, non sostenendo, invece, la "parola già data" a ministero, atenei ed enti locali?


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