Attualità I grafici

Covid Ragusa, la provincia ha l’incremento Rt più alto sulla distanza

La statistica mette a rischio tutto il territorio ibleo, dove Scicli è già red zone



 Ragusa – Da quasi un mese e mezzo la curva de Covid in Sicilia s’è appiattita non è stata qualche decina di nuovi casi in più o in meno al giorno a spostare il tasso di positività, sempre poco oltre il 2% a fronte del 6,2% di media in Italia. Ieri  l’incremento sull’Isola è stato più consistente, arrivando a quasi 800 contagi per un’incidenza prossima al 3%, ma sulla piattaforma CoViSTAT19 dell’Università di Palermo - che analizza l’andamento epidemiologico a livello nazionale, regionale e provinciale - si può dare uno sguardo alle curve dalla distanza, prendendo in esame un periodo di tempo più lungo delle 24 ore. “L’Italia è ancora sotto osservazione – scrivono gli studiosi nell’ultimo report -, se da un lato c’è un (molto) timido miglioramento di tasso di crescita e Rt, quello che non dà segnali di miglioramento è il tasso di occupazione dei malati in terapia intensiva (2.02). In Sicilia si è avuto il passaggio da giallo ad arancione, e le stime di tasso di nuovi positivi e di Rt (1.7 e 1.10 rispettivamente) suggeriscono che sia stata una scelta coerente”. Il grafico nazionale (foto 1) riporta la percentuale di positivi su casi testati negli ultimi 4 giorni, includendo i test molecolari, e pone l’Isola nella parte più bassa del diagramma al 12,9%, ben sotto il livello della media italiana che al 20.5%.

Nel grafico regionale (foto 2), per quanto lieve è indubbia la risalita della curva dei contagi nell’ultimo mese: dal 17 febbraio a ieri, 17 marzo, è cresciuta sia in numeri assoluti (+1,6%) che in rapporto ai tamponi (+1,7%) per un indice di trasmissibilità, in entrambi i casi, intorno a 1.1. Quando nei 30 giorni precedenti era calato rispettivamente a -3,9 e -3,5% per un Rt inferiore a 0.8. Nell’ultima tabella della pagina web sono tracciati i ricoveri nelle ultime tre settimane: quelli ordinari seguono i contagi del mese in corso (+1,2%) mentre le terapie intensive – e questa è un’ottima notizia - sono scese da fine gennaio dell’1.6% aumentate del 2%, più dei nuovi positivi. Quando nello stesso periodo precedente le prime erano calate del 2% e le seconde aumentate dell’1%. La tendenza nei reparti s’è invertita e l’infezione si sta facendo sentire più fuori che dentro le corsie. Andando ancor più nel dettaglio, il grafico provinciale pone com’era prevedibile Palermo al top per numero di casi giornalieri ogni 10mila abitanti, seguita da Caltanissetta e Ragusa, con il capoluogo ibleo primo per aumento dell’indice di trasmissibilità, oltre l’1.3.


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