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Il discorso di Alberto Angela sul papà Piero, alla camera ardente

Alberto Angela ha tenuto un toccante discorso alla camera ardente del padre Piero, scomparso il 13 agosto all'età di 93 anni

https://www.ragusanews.com/immagini_articoli/16-08-2022/il-discorso-di-alberto-angela-sul-papa-piero-alla-camera-ardente-500.jpg Il discorso di Alberto Angela sul papà Piero, alla camera ardente


Roma - «Ha vissuto fino all'ultimo con razionalità, e se n'è andato dopo una vita piena, come ci si alza da una bella cena con gli amici. Per me, è stato come vivere con Leonardo da Vinci».

Sono le parole di Alberto Angela a suo padre Piero, nella sala della Protomoteca, al Campidoglio di Roma. 

«Quando ha capito che era arrivato il suo tempo, ha fatto un calcolo, a spanne. E ha cominciato a fare tutto quello che vedete, e che vedrete, di nuovo, in questi giorni. Ha registrato trasmissioni, anche un ciclo di Quark che vedrete. Ha inciso anche un disco jazz, facendo prove e registrazioni. Penso che le persone che amiamo non dovrebbero mai lasciarci. Però capita. Quel comunicato — il suo ultimo — è stata l'ultima cosa che ha detto. L'ultimo discorso — con poche forze — che io e mia sorella abbiamo raccolto. Sembra un discorso a fine serata agli amici: c'è molto affetto e molto amore, per tutti. Per il pubblico, per chi lo ha amato. È riuscito a unire e questa è una dote difficile da trovare».

«È stata anche una persona — lo dico da figlio e collega — che si è dedicata a unire, non a dividere: pur mantenendo le sue opinioni ferree. Una dote difficile da trovare. Il suo stile, il suo tatto lo conoscete tutti, ma la cosa bella che ha colpito tutti noi della famiglia è stato vedere questi messaggi che arrivavano e che non erano pieni di dolore o sofferenza ma di amore, che è un sentimento. Ho notato solo questo. È stata una cosa che mi ha molto colpito. Un sentimento che si trasforma in valore: e i valori sono eterni. È questo il miglior vestito per papà, per il viaggio che farà».

«Per me — ha continuato Alberto — continuerà a vivere attraverso i libri, le trasmissioni, i dischi jazz, ma anche in tutti quei ragazzi che hanno speranza nel futuro e cercano l'eccellenza, nei ricercatori che cercano di andare a meta nonostante tutte le difficoltà, in tutte le persone che cercano di unire e non di disunire, nelle persone che cercano la curiosità e le bellezze della natura, quelle che cercano di assaporare la vita».

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«L'eredità che lascia a tutti noi è importante, ed è un'eredità non fisica o di lavoro, ma di atteggiamento nella vita: quello che ci ha detto come ultima cosa è stato "Anche voi fate la vostra parte". E io cercherò di fare la mia».


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