Vittoria - La Procura di Ragusa, Pubblico Ministero Monica Monego, ha aperto un procedimento penale per l’ipotesi di reato di omicidio colposo in ambito sanitario per la morte, a soli 56 anni, di Silvana Perticone, ha iscritto quattro medici nel registro degli indagati, anche come attuo dovuto per dare loro modo di nominare eventuali consulenti di parte per gli accertamenti tecnici non ripetibili, e ha disposto l’autopsia sulla salma, posta sotto sequestro così come tutte le cartelle cliniche, per accertare l’esatta causa del decesso ed eventuali responsabilità da parte dei dottori che l’hanno avuta in cura. La cinquantaseienne di Niscemi, in provincia di Caltanissetta, è deceduta in circostanze tutte da chiarire mercoledì 21 febbraio all’ospedale di Vittoria.
Per due volte, nell’arco di ventiquattr’ore, lunedì 19 e martedì 20 febbraio, i suoi familiari l’avevano condotta all’ospedale Gravina di Caltagirone in preda a forti dolori intestinali e vomito e per due volte era stata rimandata a casa, dimessa con la prescrizione di una cura domiciliare, che tuttavia non aveva dato alcun effetto: la donna continuava a vomitare e a stare male. Non sortendo alcun risultato i medicinali prescritti, la donna e i suoi cari hanno allora deciso di rivolgersi al pronto soccorso dell’ospedale Guzzardi di Vittoria, da dove la paziente, dopo le prime visite, è stata indirizzata al nosocomio di Ragusa per effettuare una Tac, al momento non funzionante a Vittoria.
L’esame ha dato esiti allarmanti: la cinquantaseienne, com’è stato spiegato ai suoi congiunti, è stata riportata subito nel nosocomio di Vittoria per essere operata d’urgenza presso il reparto di Chirurgia. Un intervento chirurgico d’urgenza che però non è bastato a salvarla: il giorno dopo è deceduta.