Palermo - Che l'attore Can Yaman non sia disposto a tollerare fan invadenti o inopportuni è ormai risaputo. Più di una volta, l'attore turco lo ha fatto presente pubblicamente, nel corso di interviste o sui suoi profili social. In queste ore, si è verificato un altro episodio che ha infastidito il trentatreenne.
Sui social è circolato un video che vede suo malgrado protagonista Can Yaman. L'attore è reduce dalla polemica per la presunta aggressione verbale di una negoziante nel corso delle riprese della fiction Viola come il mare e ora si ritrova invischiato in un altro episodio spiacevole. Nel breve video circolato sui social, l'attore è in auto. Sporgendo il braccio dal finestrino, afferra il cellulare di una persona che lo sta riprendendo e lo scaraventa per terra. L'attore è intervenuto su Instagram e, in un lungo sfogo, ha dato la sua versione dei fatti.
Can Yaman ha pubblicato un lungo sfogo tra le storie su Instagram per dare la sua versione dell'accaduto. L'attore ha spiegato che la persona in questione si sarebbe comportata in modo arrogante e prepotente, suscitando la sua reazione stizzita: "I miei fan non sono così. Quella persona è stata molto maleducata sin dal primo momento, non ha mai chiesto una foto, tantomeno ha salutato. Ha iniziato non facendo salire Roberto nonostante gli avesse chiesto di spostarsi, rispondendo in maniera prepotente e minacciosa più volte, con frasi del tipo: "Rilassati, stai calmo, non ti farebbe bene…" senza muoversi e continuando a dare fastidio puntandoci il flash negli occhi".
E ha continuato: Quando finalmente gli ha permesso di salire in macchina, ha continuato a riprendermi ad un centimetro, come se fossi un animale in gabbia o un oggetto. Quello non è un fan, io riesco a capire chi è un fan e chi no. Non sono stato e mai sarò maleducato con un fan vero, che mi rispetta e soprattutto che non mi molesta. Non ho mai negato una foto o un abbraccio, e mai ho avuto bisogno di reagire se non davanti a così tanta maleducazione. Lo so che piace l'idea che noi siamo matti e sempre in mezzo agli scandali, ma la verità è che siamo solo costantemente provocati. Finché ci sarà maleducazione, dirò la mia e reagirò piuttosto che tacere e starmene buono. Anche perché se sto buono non avete più niente da scrivere…