Cronaca Santa Croce Camerina

Loris, analisi su unghie non rivelano fatti nuovi

Parla Petralia

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Ragusa - «L'esame del Dna sulle unghie del piccolo Loris non ha prodotto riscontri rilevanti». Lo dice Carmelo Petralia, procuratore della Repubblica di Ragusa che coordina le indagini sull'omicidio di Loris Stival. 

Intanto, il legale di Veronica Panarello ha presentato ricorso al Tribunale del Riesame per chiedere la scarcerazione della 26enne accusata di aver ucciso il figlio Andrea Loris Stival, strangolato il 29 novembre a Santa Croce Camerina. L’istanza è stata avanzata dall’avvocato Francesco Villardita contro la misura di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Ragusa Claudio Maggioni lo scorso 11 dicembre.

“Lo stato d’animo della signora Panarello è quello di una donna distrutta per la perdita del figlio” dice a LaPresse Villardita. “E’ distrutta ma allo stesso tempo combattiva“, aggiunge l’avvocato.

"Se non scopro al più preso la verità su quanto è realmente accaduto, rischio di impazzire". Lo dice Davide Stival, padre del piccolo Loris, tramite il suo legale, Daniele Scrofani. L'uomo finora non è andato a trovare in carcere a Catania la moglie Veronica Panarello, accusata dell'infanticidio ma che si proclama innocente. Una visita non è prevista nemmeno nei prossimi giorni.

"Quella di costituirsi parte civile è una scelta tecnica che valuteremo assieme io e il mio assistito". Così Daniele Scrofani, avvocato di Davide Stival, padre del piccolo Loris, il bambino morto lo scorso 29 novembre. "Al momento parlarne è assolutamente prematuro perchè siamo nella fase delle indagini e non c'è un imputato. Se e quando si andrà a processo, valuteremo la strada migliore da intraprendere".

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