L’associazione culturale Baiarte (arte e territorio) è lieta di comunicare ai media nazionali l’azione evento del artista Giuliano
Ravazzini. Si tratta di un' opera site specific visibile nei territori di approdo/accoglienza dei migranti. Il progetto partirà in contemporanea nei seguenti luoghi: Agrigento-Lampedusa-Cagliari-Elmas-Lecce-Otranto-Ragusa-Pozzallo. L’artista presenzierà all’installazione dei segnali nei punti prestabiliti coadiuvato dalle maestranze e dai cantonieri locali. Il progetto denominato Xenos è la rappresentazione sintetica e simbolica del sentimento che ci accomuna nei confronti dello straniero che arriva nei nostri territori. Un momento di riflessione e di approfondimento sul fenomeno che nonostante il clamore mediatico
sostanzialmente ignoriamo.
Giuliano Ravazzini
Xenos nemico straniero/amico rituale
Agrigento-Lampedusa-Cagliari-Elmas-Lecce-Otranto-Ragusa-Pozzallo
Dal 31/05/2016 al 31/05/2017
Il confine è un ostacolo quasi sempre superabile! Non consente transiti che non siano regolamentati, e ha dalla sua il peso della legge: per scavalcarlo bisogna infrangerla. Una linea immateriale oltre la quale c’è un altro luogo, che si può raggiungere anche se si impegna per non farci passare. Un invito vietato, oltrepassato il quale provoca brividi di conquista, e intensa consapevolezza. Al di là c’è un paesaggio che pur nella similitudine non appartiene, una memoria riscrive e codifica questo oltre con altri significati che riguardano una idea di posto migliore dove stare. Ecco dunque i flussi progressivi di umanità che si spostano verso luoghi già densamente abitati e con abitudini secolarizzate dalla religione e dal diritto romano. La nostra evidente decadenza assimila il fenomeno e produce solo attività funzionali ad un miglior sfruttamento (economico e simbolico) delle migrazioni stesse. Quale è il sentimento che realmente prevale verso questo fenomeno apertura e comprensione o paura? L’artista interviene e dichiara il duplice sentimento che prova con l’opera dal titolo xenos parola ambigua usata nella grecia antica da Omero a significare concetti divergenti come \"nemico straniero\" così come \"amico rituale\". Un equilibrio fragile la cui stabilità dipende dalla nostra resilienza, immigrare è portare con se stati emozionali del proprio paese di origine, contaminare come una malattia il nuovo ambiente che si destabilizza.
di Redazione
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