Cronaca Ragusa

Frode all'Ue, arrestato Giuseppe Brinch

E' titolare di un'impresa che lavora nel settore edile



Ragusa - Con l'accusa di frode all'Unione Europea  la Guardia di Finanza di Ragusa ha tratto in arresto un imprenditrore ragusano, Giuseppe Brinch, titolare della Calcestruzzi Srl, sita in contrada Mugno, nel capoluogo.

 Il Comunicato

La Guardia di Finanza di Ragusa ha dato esecuzione ad un provvedimento di detenzione domiciliare, disposto dall’Autorità Giudiziaria, nei confronti di imprenditore ragusano.  
 

Il provvedimento si ricollega all’attività di controllo, svolta a suo tempo, dai finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria, in relazione all’impiego degli incentivi e finanziamenti in favore delle attività produttive di cui alla Legge 488/92.

L’imprenditore ragusano, attivo nel settore dei lavori generali di costruzione edifici, era stato denunciato insieme ad altri 4 operatori economici, a seguito di una complessa attività di indagine, conclusa dalle Fiamme Gialle nel 2006. In particolare G.B. era stato deferito all’Autorità Giudiziaria per il reato di concorso in truffa aggravata, per aver consentito ad un’altra S.r.l. di cui è rappresentante legale suo figlio, anch’egli denunciato, attraverso l’emissione di documenti e fatture, l’indebita percezione di contributi di cui alla Legge 488/1992 per un importo totale di € 1.907.977; del reato di emissione di fatture per operazioni inesistenti, commesso negli anni 2000 e 2001, per un importo di € 2.870.000; del reato di dichiarazione fraudolenta mediante l’uso di fatture per operazioni inesistenti, avendo dichiarato negli anni 2000 e 2001 elementi passivi fittizi per un importo di € 2.870.000.  
 
 

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L’imprenditore era stato condannato nel marzo del 2008 alla pena definitiva di 3 anni e 6 mesi di reclusione dal Tribunale di Ragusa, che aveva convalidato  in pieno le ipotesi accusatorie della Guardia di Finanza.

In virtù dell’art. 656 del codice di procedura penale il quale prevede la sospensione della pena se la pena detentiva, anche se costituente residuo di maggiore pena, non è superiore a tre anni, residuava pertanto una pena da scontare di 6 mesi.  


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