Come nel domino, sembra stiano cadendo tutte le tessere di un mosaico che si reggeva sulle grandi attività commerciali. E ora tocca ad Aiazzone. «Se le voci che circolano sono fondate - dice il consigliere provinciale Gianni Briante - presto anche per Aiazzone ci sarà una vertenza, in quanto è stata avviata la procedura di fallimento».
Dopo la rinascita del celebre marchio d'arredamento nel 2008, che sembrava rinverdire i fasti di 25 anni fa, i nodi per Aiazzone sono venuti al pettine: nel 2010 non ha pagato i fornitori, i lavoratori di tutta Italia hanno avviato mobilitazioni e scioperi per ritardi nell'accredito degli stipendi e molti clienti denunciato il mancato recapito dei prodotti acquistati dopo il pagamento dell'acconto. Si parla di un debito di circa 15 milioni e un'istanza di fallimento della Valentini Arredamenti, gigante della produzione mobiliera a cui si sono poi uniti altri operatori. Da Torino, sede centrale, fanno sapere che il punto di Melilli è in fase di ristrutturazione e di non esser a conoscenza di eventuali chiusure, ma sarebbe un altro duro colpo dopo Euro Hard e la vertenza Conforama per il territorio. Briante dunque stigmatizza l'incapacità delle istituzioni a tutelare i posti di lavoro.
«I grandi marchi vengono in questa provincia e trovano ampia disponibilità per le autorizzazioni - conclude - sfruttano il territorio, illudono i siracusani e con la stessa facilità con cui s'insediano se ne vanno, senza un confronto. Non è una vittoria essere riusciti a dimezzare i licenziamenti da Conforama, da 40 a 19, quindi ho sottoscritto un documento con altri consiglieri chiamando la stessa e le parti sociali alla riapertura del confronto per l'adozione di ammortizzatori sociali quali la cassa integrazione.
Rischio di fallimento per Aiazzone
Il negozio di Melilli inaugurato nel 2009
di Redazione
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