Modica - L’inchiesta sullo scandalo Copai è stata stralciata. Sono statitificati gli avvisi di conclusione delle indagini ad avvocati e parti interessate alla vicenda che dallo scorso ventisei aprile vede agli arresti domiciliari il parlamentare regionale, Riccardo Minardo, la moglie Pinuccia Zocco, il presidente del Consorzio, Sara Suizzo, il marito di questa, Mario Barone, e l’imprenditore Giuseppe Maienza.
Tutti e cinque saranno processati con rito immediato il prossimo ventuno settembre in un procedimento che riguarda solo loro, giacchè risponderanno dei reati che prevedono l misura cautelare.
Ma fanno parte anche del secondo stralcio per il quale c’è l’avviso di conclusione delle indagini (ne fanno parte una ventina di persone, che adesso avranno circa una mese di tempo per presentare memorie difensive in modo da convincere il Procuratore della Repubblica, Francesco Puleio, ad archiviare la rispettiva posizione). In particolare in questa seconda trance figura la vicenda per la quale in un primo momento era stato configurato il reato di estorsione continua e aggravata in concorso, contestata al parlamentare, alla Suizzo e a Giuseppe Ruta, collaboratore dello studio tecnico di Minardo, che il Gip aveva derubricato in truffa. In questo caso gli inquirenti fanno riferimento all’esponente politico regionale nella qualità di tecnico, libero professionista incaricato da tre imprenditori agricoli dell’istruzione delle loro istanze finalizzate ad accedere ai fondi POR 2000-2006 – Misura 4.6. Secondo l’accusa Minardo, Ruta e Suizzo, quest’ultima quale legale rappresentante della società “Archè Kronu” s.r.l.(della quale era socia anche Pinuccia Zocco), che eseguiva gli studi di fattibilità, avrebbero costretto gli imprenditori, attraverso la minaccia ed il paventato pericolo di decadere dal finanziamento per scadenza dei termini, nonché di dover restituire le somme già percepite a titolo di acconto, a consegnare loro 112.784,24 euro, per procurarsi un ingiusto profitto. Tra gli indagati in questo stralcio anche un avvocato, ritenuto colui il quale diramò la notizia delle perquisizioni alla stampa attraverso un fax spedito alle varie testate giornalistiche da una ricevitoria di Marina di Ragusa.
di Saro Cannizzaro
Sullo stesso argomento:
Lei vuole divorziare ma scopre che il marito era già sposato con un’altra
La strage di Monreale, Calvaruso davanti al Gip ammette di avere sparato
Sistema Siracusa: confermata condanna a due anni per Verdini
Le riflessioni in carcere dell’assassino di Sara Campanella: «Quel giorno ero fuori di testa»
Ragusa, salma da 40 giorni in una cella in attesa di autopsia: 28 indagati tra medici e operatori
Il navigatore dell’auto di Messina Denaro sposta le indagini a Palermo
La moglie lo lascia, lui la spia con una App, medico condannato assieme al padre
La prof Calcagno, l’ultima “amica” di Messina Denaro, è stata sospesa dall’insegnamento
Fava e Garofalo, i due carabinieri uccisi, le motivazioni dell'annullamento degli ergastoli
Sesso con tre studenti. Condannato professore di 37 anni
© Riproduzione riservata