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Palermo, 18 giu. Dopo il Pd, l'Udc. Il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, prova a serrare le fila e a scongiurare imboscate alla vigilia della difficile prova d'Aula della finanziaria, che nelle prossime ore dovrebbe approdare a Palazzo dei Normanni. Così dopo il vertice di ieri con i big del suo partito, che Crocetta tornerà ad incontrare nei prossimi giorni per sciogliere il nodo del rimpasto, oggi è toccato all'Udc. Un faccia a faccia tra il presidente della Regione siciliana e il segretario dello scudocrociato Giovanni Pistorio, tenutosi nel pomeriggio a Palazzo d'Orleans, che lo stesso Pistorio ha definito "positivo". Un vertice che ha confermato "le ragioni del patto originario" tra Udc e governatore e in cui si è condivisa la prospettiva di "un'accelerazione dello sforzo riformatore del governo regionale che proprio in questa stagione deve trovare una energia rinnovata''. Ma per i centristi il "rinvigorimento" dell'azione di governo "non passa da un nuovo rimpasto", ma da "una vera coesione politica" della maggioranza, che negli auspici dell'Udc potrebbe portare ad un'apertura verso Ncd, con cui "il nostro partito spiegano dall'Udc ha avviato un'iniziativa importante per la costruzione di una forte area moderata che sostenga e caratterizzi l'azione del governo Renzi''. ''Sarebbe un segnale estremamente positivo concludono i centristi se si riuscisse a mettere in sintonia Palermo con Roma, prendendo a modello l'attuale formula politica nazionale che ha ridato fiducia al Paese e favorito il cammino delle riforme''.
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