Vittoria - “Non chiedete cosa possa fare il paese per voi: chiedete cosa potete fare voi per il paese”. Questa famosa frase di John Fitzgerald Kennedy sintetizza in modo eccellente l’idea che sta alla base della nascita del movimento Uniti per Vittoria presentato ieri sera. Questo progetto, infatti, nasce dalla volontà e dallo spirito d’iniziativa di un gruppo di giovani, provenienti da diversi settori professionali d’attività, accomunati da profonda amicizia, che hanno deciso di mettere in pratica proprio quel principio evidenziato dalle parole dell’ex presidente degli Stati Uniti D’America trasferendolo nel proprio contesto di vita, cioè nella città di Vittoria.
La spinta motrice è stata la consapevolezza che, come capita purtroppo troppo spesso, lamentarsi della situazione locale, lamentarsi della mancanza di opportunità lavorative, lamentarsi della difficoltà dei giovani di poter progettare il proprio futuro, e non fare mai nulla di concreto affinché le cose cambino, non porterà mai a niente; è una azione sterile e infruttuosa.
Invece è necessario mettersi in gioco in prima persona, sbracciarsi le maniche ed essere noi stessi i primi a credere e a lavorare ad una inversione di rotta, a costruire la speranza di un cambiamento vero e duraturo. Ma per raggiungere questo ambizioso traguardo è necessario essere un gruppo, essere squadra, essere Uniti; per questo il movimento Uniti per Vittoria ha aggregato, attorno a questo progetto di crescita e cambiamento, tante risorse nuove, giovani e pronte a scommettersi ed è pronto ed aperto ad accogliere tutti coloro che fossero interessati a spendersi per il bene della propria città e a condividere il nostro programma di crescita e cambiamento.
Il movimento, e ci teniamo a sottolinearlo, nasce come soggetto non collegato né associato a nessun movimento e/o partito politico ma esclusivamente al servizio della cittadinanza, specialmente della sfera giovanile, per raccoglierne esigenze, bisogni e speranze e cercare poi di tramutarle in risposte concrete ed efficaci senza creare false illusioni o sogni irrealizzabili. La politica dei piccoli passi deve guidare il nostro operato e le nostre azioni d’ora innanzi e sin da subito inizieremo la nostra attività coinvolgendo associazioni sportive, gruppi giovanili e altre aggregazioni per far sì che i nostri propositi si traducano il più presto possibile in attività mirate e costruttive.
Nella foto, Giovanni Montagna, Flavio Nicita, e Giovanni Linguanti.