Modica - E’ diventato un vero e proprio simbolo delle sfilate d’alta moda. Dai marchi più noti, fino ad arrivare agli show-room locali, la cosiddetta “coffa” spopola fra ragazze, le giovani e le signore. Nata come cesta usata in Sicilia per dare il foraggio ai cavalli e agli asini, oggi è sempre più ricca di decorazioni che ricordano tantissimo le bardature dei cavalli dei carretti siciliani. Ritorno alle origini o rivisitazione della tradizione? Lo abbiamo chiesto ad Elena Di Raimondo, fashion designer e proprietaria di uno show room con laboratorio a vista in centro a Modica.
-Chi è Elena Di Raimondo e che cos’è il marchio EDR?
“Il marchio EDR nasce nel 2012 a Modica. Dopo essermi diplomata presso il Liceo Classico di Modica, ho fatto diversi studi prima presso il Polimoda di Firenze in Fashion Marketing e Management, poi presso l'accademia Euromediterranea Harim a Catania, e per ultimo mi sono laureata presso l'Istituto Carlo Secoli di Milano, in Fashion Design e Modellistica industriale. Lo stesso anno ho iniziato a lavorare presso Loro Piana come modellista”.
-Com’è nata la passione per questo settore?
“La sera, tornando a casa, tiravo fuori la mia macchina da cucire casalinga e qualche scampolo di tessuto e realizzavo pochette per uso personale: ecco come è nata la mia più grande passione che adesso è il mio lavoro. Tornata a Modica ho deciso di mettere di lato tutto e dedicarmi allo sviluppo del mio progetto attuale: laboratorio artigianale a vista e show room nel centro storico di Modica. Un posto in cui chiunque può inventare, insieme a me, qualcosa di unico e personale: dalle borse ai caftani, dai porta pc alle borse da spiaggia. Basta avere inventiva e creatività. Viene tutto realizzato a mano anche grazie a macchinari all'avanguardia. Se mi dovessi definire direi: Elena è una creativa che ama pensare l'impensabile e realizzare l'irrealizzabile. Ma non sono una creativa qualunque: sono una creativa razionale e pragmatica. Mi piace uscire fuori dagli schemi ma mi piace anche assecondare i gusti dei miei clienti e non tutti amano l'estro a 360°. Per questo nel mio show-room si trovano le cose più particolari ma anche borse da poter portare tutti i giorni senza "attirare l'attenzione", perché non tutti amano stare al centro dell'attenzione”.
-Da Dolce&Gabbana (tanto per citare gli stilisti più noti), la cosiddetta “Coffa” siciliana è diventata un vero e proprio must. Sembra che ci sia un vero e proprio ritorno agli oggetti tradizionali ma rivisitati in chiave moderna. Come mai?
“Dolce e Gabbana, così come marchi meno conosciuti, hanno rivalutato l'utilizzo della coffa, che nient'altro era che una cesta utilizzata in passato per dare il foraggio ai cavalli o posizionato sui muli e usato per il trasporto del materiale”.
-Com’è possibile che un oggetto della tradizione contadina sia diventata una vera e propria icona della moda a Milano?
“La coffa è diventato un must have, a mio parere, in quanto è uno di quegli accessori che non passano mai di moda e tirandola fuor dall'armadio anche fra dieci anni, può essere ancora usata senza risultare "ridicoli".
-Qual è la particolarità di una coffa?
“La particolarità di una coffa consiste nelle bardature simili a quelle dei cavalli siciliani”.
-E’ difficile oggi, per una stilista e fashion designer di oggetti reperire una coffa originale?
“È molto difficile reperire una coffa in quanto questa viene fuori dall'intreccio della curina, la parte tenera e molto resistente delle foglie di palma nana siciliana, che in Sicilia si trova solitamente nei terreni rocciosi ma adesso purtroppo rischia l’estinzione a causa dei continui incendi e delle bonifiche agrarie. Pertanto, è stata dichiarata pianta protetta”.
-Perché gli stilisti dell’alta moda, secondo lei, sono attratti da oggetti provenienti dal mondo contadino? E’ semplicemente un ritorno alle origini o c’è qualcos’altro?
“Oggi la coffa cambia veste. Viene rivisitata, adornata e trasformata in originale borsa per signora. Decorata artisticamente in stile siciliano con ricami, specchietti, nastri, piccole immagini tradizionali e una sempre più vasta gamma di trattamenti e colori ha varcato i confini isolani ed è stata proposta nelle collezioni di famosi stilisti che hanno creato anche veri e propri pezzi unici. Sono ormai diventate un accessorio moda da sfoggiare in tutte le stagioni. Ecco quindi, oltre alla più conosciuta versione estiva per il mare, la variante invernale impreziosita da velluti, lana, eco piume e pellicce, nastri di seta e glitter colorati. Un oggetto del desiderio femminile che unisce tradizione e innovazione, che stravolge le regole ma che ha radici culturali nella storia della nostra Sicilia”.