Attualità Ragusa

ll treno dei desideri, e del ritardo, a Donnafugata

Settanta minuti di ritardo



Ragusa - Alla fine 120 fortunati sono riusciti a partire da Ragusa per Donnafugata con il “Treno del Val di Noto”.

L’iniziativa, realizzata da Treno D.O.C. è stata patrocinata dalla fondazione FS, Regione Sicilia, Comune di Noto, Comune di Ragusa e Paesaggio Barocco. Ma le polemiche sono iniziate prima del viaggio stesso e continuano anche dopo. I motivi, infatti, sono diversi. Il treno, composto da cinque carrozze “Centoporte”, è partito da Catania alle 7.45 ed è arrivato al castello di Donnafugata poco dopo le 14.30. Settanta minuti di ritardo rispetto alla tabella di marcia. I passeggeri che attendevano a Ragusa, infatti, hanno dovuto aspettare alla stazione per arrivare al castello. Gli organizzatori, spiegano che tale ritardo era dovuto a: “Esigenze di circolazione occorse lungo il tracciato, problema rimediato poiché il ritorno è stato posticipato, garantendo ai turisti le quattro ore di permanenza previste nel programma”. In tutto, hanno partecipato alla prima giornata, secondo le stime degli organizzatori, oltre quattrocentocinquanta passeggeri. Come si diceva, il treno ha effettuato due “soste”: città di Noto e Castello di Donnafugata. Ma le polemiche sono iniziate prima della corsa. L’organizzazione aveva offerto il biglietto del tragitto andata e ritorno Ragusa-Castello gratis anche se comunque, visto le eccessive richieste, era stato chiesto di ritirare il biglietto da mostrare alla partenza. La polemica, però, più puntale del treno, è scoppiata giovedì in quanto molti utenti e qualche consigliere comunale ha segnalato che i biglietti erano finiti prima dell’effettiva distribuzione. L’amministrazione comunale di Ragusa, invece, ha offerto l’ingresso gratuito al castello, al parco e all’antica dimora. Ma gli organizzatori Treno D.O.C., per tutta risposta, lamentano l’assenza di un rappresentante da parte dell’amministrazione comunale di Ragusa al Castello che avrebbe potuto accogliere i visitatori e cerca di far ingelosire il Comune elogiando la meravigliosa organizzazione di Noto. Inoltre, non rinunciano a mettere il dito nella piaga riparlando ancora una volta delle polemiche sui biglietti, bollate come “sterili ed eccessive”, spiegando che: “Una volta per tutte, sia ben chiaro che la gentile concessione di gratuità è una facoltà che fa capo esclusivamente a TRENO D.O.C. secondo le modalità ritenute più opportune, mentre la gratuità per l’ingresso al Castello è stata concessa dal Comune di Ragusa per finalità promozionali a tutti i passeggeri, compresi i paganti la corsa, in ragione dell’importanza della manifestazione: il biglietto andava esibito solo quale segno di riconoscimento che hanno finito (volutamente!?) per fare più rumore dell’importanza della manifestazione, aspetto sconcertante se si pensa, per contro, al clamore che lo scorso 27 settembre ha accompagnato l’arrivo a Modica del Treno del Cioccolato, curato dalla stessa TRENO D.O.C. con i medesimi rotabili, ma evidentemente a Ragusa al turismo e alla valorizzazione dei beni culturali si preferiscono altri argomenti più “democratici”, di cui può dibattere anche chi non detiene alcuna competenza”. Insomma, l’iniziativa di per sé poteva anche essere interessante, ma già assistere a queste scaramucce ancor prima che la cosa si solidifichi non è che faccia ben sperare per il futuro.


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