Attualità Scoperta scientifica

Il punteruolo rosso ha un nuovo nemico: un uccellino

I ricercatori spagnoli e italiani hanno scoperto e documentato per la prima volta la predazione del punteruolo rosso da parte di nuovi “controllori”: due sottospecie di averla meridionale

https://www.ragusanews.com/immagini_articoli/14-01-2019/punteruolo-rosso-nemico-uccellino-500.jpg Un'averla


Il punteruolo rosso è uno dei parassiti e degli insetti invasivi più distruttivi delle palme che asta causando anche in Sicilia numerosi danni. 

Lo studio “Sighting of Southern Grey Shrikes preying on red palm weevil in two countries”, pubblicato su Redia – Journal of Entomology da Moises Fajardo, Manuel Morales ed Esperanza Fontenla della Gestión del Medio Rural de Canarias (GMR), Claudia Giordano (università di Bologna), Emiliano Mori (università di Siena), Giuseppe Mazza (Acrea), spiega che «Le specie ospiti più importanti sono palme da cocco, palme da olio, palme delle Isole Canarie ed è considerato un parassita chiave nelle colture di palme da datteri». Dato che i trattamenti chimici esistenti non sono efficienti, i metodi di controllo biologico ecofriendly stanno a suscitando un grande interesse e lo studio del team di riscerca spagnolo e italiano riporta «per la prima volta la predazione del punteruolo rosso da parte di due sottospecie di averle meridionali (Lanius meridionalis), una volta in Spagna e una volta in Arabia Saudita.

Il punteruolo rosso ha più di 50 nemici naturali che lo attaccano o che hanno un impatto negativo su di lui e il team ispano-italiano sottolinea che «Oltre ai classici agenti di biocontrollo come batteri, funghi e nematodi, alcuni vertebrati (uccelli e mammiferi) sono segnalati per nutrirsi del punteruolo rosso«. Alcuni autori riportano che il ruolo di questi predatori fortuiti del Rhynchophorus ferrugineus è molto limitato e sono più una curiosità biologica che una reale opportunità di utilizzo. Ma lo studio evidenzia che «Tuttavia, alcuni lavori recenti (Basheer & Thomas, 2012; Orihuela-Torres et al., 2017) mostrano che alcuni uccelli, come la dendrogazza rossiccia indiana (Vagabunda parvula) e il gheppio comune (Falco tinnunculus), si nutrono comunemente di questo parassita invasivo, rispettivamente in India e in Spagna. Gli stessi autori suggeriscono che questi uccelli possono essere usati come sentinelle della presenza di questo coleottero invasivo e che sono necessarie ulteriori ricerche per valutare il loro ruolo come potenziali controllori dei parassiti».

I ricercatori spagnoli e italiani hanno scoperto e documentato per la prima volta la predazione del punteruolo rosso da parte di nuovi “controllori”: due sottospecie di averla meridionale. 

Nel 2009, durante un’ispezione per il programma di controllo ed eradicazione del punteruolo rosso, nella Finca San Martin a El Cotiglio, a nord di Fuerteventura nelle Canarie, è stata trovata una femmina di Rhynchophorus ferrugineus impalata su una spina di palma delle Canarie. Nell’area il punteruolo rosso aveva attaccato solo 19 palme sulle 448 presenti. Nei giorni seguenti sono stati notati alcuni esemplari di averla meridionale adulti appollaiati su delle ginestre scorpione (Genista scorpius), alla base delle quali sono stati ritrovati resti di scarafaggi e alcune ossa di vertebrati.

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Un’altra femmina di coleottero rosso è stata trovata impalata il 24 gennaio 2018, durante una ricerca sul campo, a Qassim, in Arabia Saudita, in una piccola fattoria di palme da datteri infestata dal coleottero rosso, Nelle vicinanze c’erano alcuni adulti di averla meridionale di Aucher (Lanius meridionalis aucheri) appollaiati su delle acacie. L’averla meridionale di Aucher è facilmente riconoscibile dalle altre specie di averle perché è l’unica presente a Qassim in inverno e si distingue dalla pallidirostris perché ha una maschera facciale nera più marcata e un becco più chiaro rispetto all’Averla maggiore meridionale (Lanius meridionalis). 

Il team di ricerca ispano-italiano spiega ancora: «L’abitudine di impalare la preda su spine o altri oggetti appuntiti è un comportamento peculiare delle averle e attesta il presenza di questi uccelli in una certa area. Da questi uccelli possono essere usati molti tipi di spine per impalare le prede» e nei due casi illustrati nello studio per impalare i punteruoli rossi le averle hanno utilizzato direttamente le spine di palma. Le spine di palma vengono utilizzate dalle averle che vivono nel nord Africa per impalare i datteri maturi, così come le lucertole in Quatar. Gli insetti vengono solitamente impalati nel torace e possono rimanere in vita per molto tempo. Le averle non si cibano immediatamente di tutte le loro prede, in particolare dei vertebrati e degli insetti tossici e l’impalameno del punteruolo rosso «potrebbe avere diverse funzioni (ad esempio approvvigionamento di cibo, attrarre un compagno durante la stagione riproduttiva) ma questo aspetto deve essere esplorato attraverso ulteriori ricerche», dicono i ricercatori.


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