PALERMO, 8 MAR La corte d'assise di Palermo ha
condannato all'ergastolo Pasquale Merendino e Giuseppe Correnti,
accusati dell'omicidio di Massimiliano Milazzo, un giovane di 26
anni di Misilmeri, picchiato, torturato e ucciso a giugno nel
2013 nel paese in provincia di Palermo. Dopo avergli mozzato una
mano con una zappa, i due killer avrebbero bruciato e fatto
sparire il cadavere. Il movente del delitto è stato individuato
nei contrasti nati tra la vittima e gli imputati nella gestione
dello spaccio di droga e per alcuni furti commessi da Milazzo.
Il giovane era ritenuto un cane sciolto e, secondo i pm, sarebbe
stato punito per questo con la morte. La decisione di mozzargli
la mano sarebbe stata presa per rendere evidente il significato
dell'atroce gesto commesso. Il ragazzo, che aveva piccoli
precedenti per furto e spaccio, e Merendino, fratello di un
mafioso del paese, vennero ripresi, il giorno della scomparsa
della vittima, dalle telecamere di un bar mentre si
allontanavano insieme.
di
Sullo stesso argomento:
Liste attesa, manager siciliani, revoca incarico se non le abbattono
Sampieri, affittasi terrazzo sul molo, casa padronale
La vittoriese Sofia Gentile Alfiere del lavoro. Eccola con Mattarella
Rottamazione quater, versamento quarta rata entro il 31 maggio
Preso il rapinatore dei distributori di carburanti
Morte Peppe Ottaviano avvolta nel mistero, sindaco Scicli vicino a famiglia
Elezioni Europee, l'ex deputato Orazio Ragusa potrebbe diventare senatore
Sgarbi, Gianni Filippini e Caravaggio a Report, di nuovo
L'aurora boreale sull'Etna
Ponte sullo Stretto. Il sen. Germanà ai siciliani: “Il mondo ci invidierà”
© Riproduzione riservata