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Da lunedì Pfizer taglierà del 29% i vaccini all'Italia

Il commissario Arcuri: "Comunicazione grave e con tempistica incredibile, pronti a tutelare gli italiani in ogni sede"

https://www.ragusanews.com/immagini_articoli/16-01-2021/da-lunedi-pfizer-tagliera-del-29-i-vaccini-all-italia-500.jpg La denuncia del commissario Arcuri


Roma - Pronti a tutelare la salute degli italiani in ogni sede. E' quanto ha scritto il Commissario per l'emergenza Covid, Domenico Arcuri, in una lettera inviata alla Pfizer dopo l'annuncio dell'azienda di voler tagliare le dosi di vaccino spettanti all'Italia.

"Alle 15,38 di oggi - scrive in una nota il Commissario Arcuri - la Pfizer ha comunicato unilateralmente che a partire da lunedì consegnerà al nostro Paese circa il 29 per cento di fiale di vaccino in meno rispetto alla pianificazione che aveva condiviso con gli uffici del Commissario e, suo tramite, con le Regioni italiane. Non solo: ha unilateralmente deciso in quali centri di somministrazione del nostro Paese ridurrà le fiale inviate e in quale misura".
"Analoga comunicazione è pervenuta a tutti i Paesi della Ue. La Pfizer ha altresì annunciato che non può prevedere se queste minori forniture proseguiranno anche nelle prossime settimane, né tantomeno in che misura".

La denuncia di Arcuri
"Il Commissario all’emergenza - prosegue Arcuri nella nota - preso atto della gravità della comunicazione nonché della sua incredibile tempistica, ha inviato una formale risposta a Pfizer Italia, nella quale esprime il proprio disappunto, indica le possibili conseguenze di una riduzione delle forniture e chiede l’immediato ripristino delle quantità da distribuire nel nostro Paese".

"Riservandosi, in assenza di risposte, ogni eventuale azione conseguente in tutte le sedi. Oggi in Italia - sottolinea Arcuri - abbiamo raggiunto il primo milione di somministrazioni, a dimostrazione che la campagna di vaccinazione è stata avviata a ritmi che non hanno pari in nessun altro Paese Ue".
"L’ipotesi di iniziare la somministrazione del vaccino agli 'over 80', di provvedere alla seconda dose per il personale sanitario e socio sanitario e per gli ospiti delle Rsa, senza la totalità delle dosi necessarie porta quindi un grave nocumento al suo proseguimento. E penalizzare l’Italia è assai più grave considerando lo sforzo sinora profuso da tutte le Regioni per accelerare l’andamento delle somministrazioni".
"Il Commissario - conclude Arcuri - ha quindi chiesto a Pfizer di rivedere i propri intenti e auspica di non essere costretto a dover tutelare in altro modo il diritto alla salute dei cittadini italiani".

Per l’Italia - che anche ieri ha registrato 466 decessi per Covid - significa un taglio del 29 per cento, riceverà 100mila dosi alla settimana in meno, con un doppio effetto negativo: rischia di saltare la seconda dose, che deve essere somministrata dopo 21 giorni (domani per chi ha ricevuto l’iniezione al vaccine day); diminuisce in modo significativo il numero delle persone che si potranno immunizzare entro la primavera. A fine mese arriverà il via libera a un altro vaccino, quello di AstraZeneca, che ci garantirà 40 milioni di dosi? Calma, ci sono notizie in chiaroscuro anche su quel fronte: il sì dell’Ema, atteso per il 29 gennaio, non è scontato, se da una parte è vero che nel Regno Unito lo si sta utilizzando normalmente, in Australia un gruppo di scienziati ha chiesto al governo di bloccarlo perché l’efficacia (al 62 per cento con la formula della doppia dose) viene ritenuta insufficiente per l’immunità di gregge.


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