Acireale, Ct - “Sono stati periodi drammatici, non solo l’attraversata del deserto a piedi ma l’anno e mezzo passato in Libia. Ricordi terribili. Più volte ho perso la speranza, poi però si riaccendeva una luce. In due giorni su di una imbarcazione, con 95 persone a bordo, ho attraversato il Mediterraneo e sono sbarcato a Pozzallo. Ricordo le onde spaventose, non avevo mai visto nulla del genere in vita mia. Il viaggio l’ho affrontato da solo, a 13 anni, in vista di un futuro migliore, di una realizzazione nel lavoro”. Mohamadou Diallo è un giovane del Mali, oggi di anni ne ha 25 anni e vive ad Arcireale: un'età ancora giovane e già densa di esperienze limite.
Dopo l'arrivo sulla carretta del mare al porto ragusano, ha seguito i corsi di formazione professionale della “Fondazione del Fanciullo” della Diocesi acese guidata dal vescovo Rampanti. Parallelamente ha frequentato la scuola, si è messo sotto con lo studio e l'impegno ha ripagato le sofferenze patite e soddisfatto le sue speranze. L’incontro che gli ha cambiato la vita è stato con il pasticcere Franco Patanè (insieme nella foto), famoso nel catanese per le sue granite e i dolci. Guardandolo lavorare e creare, Mohamadou ha deciso che avrebbe voluto diventare come lui.
Sogno avverato nel 2021 dallo stesso Patanè, che dopo avergli insegnato il mestiere l'ha assunto nella nuova gelateria aperta ad Arcireale, “Riso Paradiso". Non è un finale, ma un nuovo inizio. Il ragazzo è ambizioso e sogna un giorno di tornare in Mali e di aprire una sua attività, per esportare nel suo Paese le tecniche apprese in Sicilia. Una storia molto simile a quella di Edwin Nkpume, approdato 16enne al molo pozzallese e adesso in procinto di laurearsi in Scienze politiche all'università di Siena. Storie di giovani, che ce l'hanno fatta.