Attualità Ragusa

E' morto Luciano Di Natale, lottò per figlia Sara in coma 10 anni

Il caso Englaro ragusano. La giovane restò in coma vegetativo per 10 anni

https://www.ragusanews.com/immagini_articoli/18-09-2022/e-morto-luciano-di-natale-lotto-per-figlia-sara-in-coma-10-anni-500.jpg E' morto Luciano Di Natale, lotto per figlia Sara in coma 10 anni


 Ragusa - Luciano Di Natale ha raggiunto la figlia Sara.

E' morto il professore Luciano Di Natale, docente di matematica e apprezzato studioso locale. Di Natale, nel primo decennio degli anni duemila, lottò in favore della giovanissima figlia Sara, affinché potesse avere il diritto di sospendere le cure che la mantenevano artificialmente in vita attaccata alle macchine dopo che era entrata in coma a causa di un pasto con carne contenente solfiti, a cui risultò allergica.

La giovane restò in coma vegetativo per 10 anni. Di Natale si era battuto per poter avere adeguata assistenza, ma anche per il diritto alla fine della vita, dinanzi a nessun miglioramento: “Mia figlia avrebbe preferito morire piuttosto che restare sospesa in questa vita artificiale orrendo e poco dignitosa” aveva dichiarato il professore Di Natale. Dalla sua battaglia nacque il Centro Risvegli Ibleo. Accanto al professore Di Natale lottò la moglie Gabriella, sempre al suo fiano, e si schierò dalla sua parte anche Peppino Englaro, che lo sostenne con il suo immenso affetto, condividendo un tragico destino comune.

Sara Di Natale è morta dopo dieci anni di coma
Sara è morta il 13 aprile 2016. La studentessa di Ragusa rimase in coma per dieci anni per aver mangiato una polpetta di carne con solfiti. Tutto successe il 7 febbraio 2006. La ragazza, che allora aveva 22 anni, fu vittima di uno shock anafilattico per colpa di carne infetta venduta da un macellaio di Catania.

"Mia figlia Sara, studentessa di Scienze politiche a Catania – così scriveva il padre Luciano (nella foto con la figlia Sara) nel suo blog – il 7 febbraio del 2006 ingerisce una polpetta contenente solfiti a cui era allergica ed entra in coma in seguito ad uno shock anafilattico. La carne è stata acquistata in una macelleria di una via del Mercato all’aperto vicino alla via Etnea. I solfiti nelle carni, non bloccando il processo di putrefazione, ma mantenendo il colore rosso, favoriscono l'inganno dei consumatori, procurando ai rivenditori di carne profitti più cospicui (come lo stesso macellaio, già condannato in primo grado, ha confermato al giudice)".

https://www.ragusanews.com/immagini_banner/1673517429-3-giap.png

"Mi farei crocifiggere e mangiare il fegato dai corvi per Sara - diceva il padre - ma se lei si svegliasse anche per pochi secondi dal coma per chiedermi di lasciarla morire, non avrei nessuna esitazione nell'esaudire le sue ultime volontà. Mia figlia, ne sono certo, non vorrebbe continuare a vivere prigioniera di un corpo inerme ridotto in queste condizioni".
Sara è deceduta dopo oltre dieci anni vissuti in stato vegetativo, alimentata da un sondino. Aveva 32 anni. Oggi il papà l'ha raggiunta. 


© Riproduzione riservata