Per i suoi 80 anni Luigi Colajanni ha scelto un momento intimo che domani condividerà con alcuni amici. Più che alla politica l'ex capogruppo della Sinistra unitaria al Parlamento europeo (incarico mantenuto tra il 1989 e il 1993) si dedica soprattutto all'arte. Le sue sculture sono esposte in alcuni centri d'arte tra cui la Biennale Internazionale d'arte di Malindi. Nelle sue opere si ritrovano temi e visioni legati alla sua formazione di architetto: professione che ha esercitato da giovane e che lo ha portato a occuparsi anche del Piano regolatore di Algeri.
Luigi Colajanni, che ora vive tra Palermo e il Kenya, è una parte importante della memoria della sinistra. È stato per anni un quadro del Pci e Pds, è stato consigliere comunale a Palermo e segretario regionale del Pci: subentrò a Pio La Torre, ucciso nel 1982, a cui era molto legato e con cui aveva condiviso le iniziative politiche più significative tra cui le manifestazioni contro i missili di Comiso. È stato poi deputato all'Assemblea regionale siciliana.
Colajanni è l'ultimo componente di una famiglia che ha avuto una parte prima nella Resistenza e poi nella sinistra. Il padre Pompeo era il famoso comandante Barbato che partecipò alla liberazione di Torino. Era partigiana anche la madre Lina Caffaratto che dal Piemonte si trasferì in Sicilia con il marito e il figlio, nato a Bricherasio, e fu protagonista di tante lotte per i diritti delle donne.
Luigi Colajanni, 80 anni e una storia familiare nella sinistra
di Ansa
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