Il Passito di Pantelleria Doc Shamira 2017 dell'azienda agricola Basile si è aggiudicata il Gran Premio Cervim 2022 al concorso enologico internazionale dedicato ai vini eroici che ha ottenuto il miglior punteggio in assoluto. Ma anche il “Premio Cervim Piccole Isole” 2022;
Il mondo del vino è proprio una continua scoperta: ci permette di esplorare nuovi orizzonti e di valorizzare tecniche e tradizioni antiche, lasciandoci sempre senza fiato. Ma oggi la novità porta il nome dei vini eroici.
Alla scoperta dei vini eroici. Eroici di nome e di fatto
Ebbene sì, questi vigneti sono eroici di nome e di fatto. Perché? Perché non si tratta di un vigneto normale, facile da curare, da raggiungere, ma di vigneti che sono presenti in zone impervie e sconosciute, nelle quali il clima, il territorio e la pendenza giocano un ruolo fondamentale. Sono vigneti quasi irraggiungibili, situati su rocce, montagne o vicini al mare, ma è proprio l’unione di questi fattori climatici e produttivi che regala vini eccellenti, anche se in poche quantità.
Con passione e fatica, i produttori dei vini eroici si prendono cura delle loro vigne in zone estreme. Si parla non più solo di vini eroici, ma anche di produttori eroici, perché è dalla loro dedizione e dal loro amore che nascono vini di alta qualità. Le loro sono storie che vanno tutelate e, soprattutto, raccontate.
Il concorso enologico “Mondial des vins extrêmes” organizzato dal Cervim ha premiato in totale 244 vini eroici provenienti da tutto il mondo. In tutto 8 le gran medaglie d’oro assegnate, una delle quali ad un vino italiano, il Passito di Pantelleria Dop “Shamira” 2009 dell’Azienda agricola Basile.
Shamira, S ( Hamira ovvero principessa Simona ), è il vino prodotto nelle terre in cui vivo e che con amore coltivo, lo stesso amore che riservo alla mia Donna a cui dedico questo nettare, così recita il retro dell’etichetta.
La Cantina Basile è una giovane azienda vitivinicola, a conduzione familiare, il cui prestigio viene creato puntando sulla qualità di prodotti di nicchia, che nascono attraverso un profondo legame con la tradizione secolare della lavorazione dei vigneti, coniugata con la passione per il proprio lavoro e l’amore per la propria terra.
“Il vino si fa in vigna”
Recita un antico detto in uso tra i contadini dell’isola, e questo Fabrizio lo ha imparato dal padre e dal nonno che hanno curato i loro vigneti fin dai primi decenni del secolo scorso. Sapevano come lavorare la terra, conoscevano l’influenza delle condizioni meteorologiche sulla qualità del raccolto, l’importanza dell’esposizione al sole e della protezione dal vento che spesso soffiava prepotente sull’isola.
L’uva per produrre il Passito, viene raccolta nella Contrada di Scirafi, dove il terreno risulta più arido e più siccitoso, e nella Contrada di Sateria, a pochi metri dal livello del mare, dove la salsedine asciuga gli acini e li rende sapidi ma allo stesso tempo dolci e gradevolmente zuccherini. Ottenuto con uve zibibbo in purezza, con l'aggiunta di una parte di uva appassita al sole
I vitigni panteschi, hanno prodotto un vino che ha conquistato il palato dei giudici e l'etichetta è stata premiata anche con la Gran Medaglia d'Oro.
Il Mondial des Vins Extrêmes, organizzato dal Cervim, con il patrocinio dell’OIV (Organisation Internationale de la Vigne et du Vin) e la relativa autorizzazione del Ministero alle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, è l’unica manifestazione enologica mondiale specificamente dedicata ai vini prodotti in zone caratterizzate da viticolture eroiche.